VASTO – Manca poco al fischio d’inizio della sfida di Eccellenza tra Pro Vasto e San Salvo, in programma domani, mercoledì 25 settembre, alle 15. In vista dell’incontro, abbiamo intervistato Nicola Di Santo, ex calciatore e allenatore di entrambe le squadre, che ha condiviso le sue impressioni sulle due compagini e le dinamiche attuali del campionato.
Quali sono, secondo te, le principali differenze tra le due formazioni in questo momento?
«Il San Salvo viene da un ottimo campionato e ha una buona dose di entusiasmo. I presidenti Torzi e Ciavatta sono sempre molto presenti e c’è una programmazione. Per questo, la squadra ha iniziato il campionato con impegno e, grazie alle vittorie, sta acquisendo consapevolezza. Al contrario, la Pro Vasto ha vissuto diverse vicende difficili. Sebbene non stia attraversando un periodo facile, ha il potenziale per riprendersi, soprattutto se riesce a risolvere alcune problematiche interne».
Hai avuto la fortuna di vivere bei momenti, sia sul campo che in panchina, con entrambe le maglie. Quali episodi ricordi con particolare affetto?
«Da calciatore, ho iniziato la mia carriera nell’Incoronata e, dopo il fallimento della Pro Vasto nel 1982, mi sono trasferito al San Salvo, dove abbiamo conquistato il campionato di Prima Categoria, per poi vincere il campionato di Promozione, guadagnando così lo storico accesso in Serie D. Ho vissuto grandi soddisfazioni con entrambe le squadre. Come allenatore, invece, conservo un ricordo speciale della vittoria del campionato di Promozione nella stagione 2012/13 con la Vastese. Non posso dimenticare nemmeno il trionfo del 2008/09 con il San Salvo».
Proprio nel 2013, a San Salvo, da allenatore della Vastese, incontrasti qualche malumore tra i tifosi biancazzurri.
«Sì, ricordo bene quella partita di Coppa Italia. Inizialmente, rimasi un po’ deluso dall’accoglienza ricevuta, ma col tempo compresi che si trattava solo di una minoranza di sostenitori. Fortunatamente, la dirigenza e la squadra mi chiesero scusa. Per me è un episodio che appartiene ormai al passato».
È un derby tra Pro Vasto-San Salvo?
«Personalmente, non ho mai avvertito un vero antagonismo. Conosco i tifosi biancazzurri e posso dire che sono ragazzi appassionati e rispettosi. A Vasto, la tifoseria vive questa partita con serenità, senza mai scivolare in insulti o provocazioni nei confronti degli avversari. Pertanto, mi auguro che ci sia un clima di festa. Anche se le due squadre si trovano in posizioni diverse in classifica, spero che entrambe possano divertirsi. Auguro al San Salvo di continuare a mantenere questo slancio, mentre ai biancorossi di tornare a brillare come un gioiello, guidata da persone del territorio, senza nulla togliere agli attuali proprietari. Il mio auspicio è che la Pro Vasto possa tornare in categorie più consone, oltre l’Eccellenza e la Serie D».
Quando ti rivedremo in panchina?
«Spero il prima possibile. Sono rimasto fermo a causa di questioni personali e familiari. Ma spero di poter accettare qualche proposta a partire da ottobre.