ROSETO DEGLI ABRUZZI – Appena ricevuta la notizia del fulmine che nella mattinata di ieri ha colpito la cupola della Chiesa dell’Annunziata di Montepagano, il Sindaco Mario Nugnes si è subito recato sul posto accompagnato dal personale dell’Ufficio Tecnico del Comune e dagli Agenti del Comando della Polizia Locale per valutare i danni e per seguire le operazioni dei Vigili del Fuoco che sono sopraggiunti in loco.
I Vigili del Fuoco, coordinati dal funzionario Fabrizio Corona, hanno effettuato una prima ricognizione evidenziando la presenza di parti pericolanti, deteriorate e/o danneggiate, con evidenti fessurazioni e distacchi di porzioni di materiali. L’impatto del fulmine con la lanterna della cupola della storica chiesa di Montepagano ha provocato danni importanti alla struttura esterna e la caduta di pietre, legno e calcinacci all’interno del luogo sacro, fortunatamente vuoto in quel momento. Inoltre, i detriti provocati dalla deflagrazione, sono stati lanciati per un raggio di decine di metri, andando a cadere lungo le vie limitrofe, senza provocare danni a persone. In base alla relazione ricevuta dai Vigili del Fuoco, in merito al danneggiamento della cupola della Chiesa dell’Annunziata provocato da un fulmine, il primo cittadino ha emesso un’apposita Ordinanza Urgente nella quale ha disposto l’apertura del Centro Operativo Comunale per gestire nel migliore dei modi la situazione d’emergenza.
Con una successiva Ordinanza, sempre sulla scorta di quanto riportato nella relazione dei Vigili del Fuoco di Teramo, si è disposto lo sgombero, temporaneo e fino a cessato pericolo, di quattro abitazioni prossime alla Chiesa e che, secondo quanto riportato dai tecnici, potrebbero essere coinvolte da eventuali ulteriori cadute di materiale dalla cupola. Con lo stesso atto si procede anche all’attivazione dei Servizi Sociali e dell’Ufficio Anagrafe del Comune affinché provvedano ad avviare l’iter necessario per trovare una sistemazione temporanea alle famiglie sgomberate. La stessa Ordinanza, infine, ha predisposto l’interdizione fino a cessato pericolo, delle seguenti vie: Corso Umberto e Vicolo Patrizi.