LANCIANO – «Dopo il consiglio comunale straordinario di Lanciano del 9 settembre u.s., inerente “le problematiche idriche sul territorio comunale alla presenza dei vertici SASI”, si è riunita la locale sezione di Democrazia Sovrana Popolare (di seguito D.S.P., partito che persegue la finalità della completa attuazione della Costituzione italiana e la realizzazione di un radicale cambiamento di paradigma per la Pace, il Lavoro, la Giustizia sociale e la Libertà) per un’analisi politica della seduta consiliare e sull’emergenza in corso».
Così Dps Lanciano in seguito al consiglio comunale straordinario sul tema emergenza idrica
«Dalla discussione interna – continuano da Dsp – è emersa una profonda delusione degli iscritti a D.S.P. rispetto alle grandi aspettative che erano state riposte dalla popolazione cittadina su questo incontro istituzionale con il Consiglio di Amministrazione della SASI e con i tecnici della stessa società in seduta pubblica sulla carenza idrica nel comune di Lanciano. Il partito locale ha rilevato che il consiglio comunale, alla fine della lunga discussione durata oltre quattro ore, non ha ottenuto risultati tangibili e impegni precisi per i prossimi mesi da parte della società che gestisce in” HOUSE” il servizio idrico, se non quelli che erano già stati diffusi dalla Sasi stessa in precedenza sulla stampa, palesando una insufficiente conoscenza delle effettive criticità della situazione in essere, dando a noi la sensazione di un demagogico cavalcare il malcontento dei cittadini scaricando sul Gestore (pessimo) l’intera responsabilità dell’emergenza. Ricordiamo ai signori consiglieri che in una Società in House la nomina del Consiglio di Amministrazione della SASI è fatta dai Soci cioè i Sindaci dei Comuni gestiti dalla stessa e di riflesso responsabili, insieme al loro Consiglio Comunale, del suo operato».
«I membri di D.S.P. stigmatizzano, in particolare, l’affermazione del sindaco Paolini che ha mostrato scetticismo riguardo alla possibilità di apportare cambiamenti significativi all’interno dell’assemblea dei soci della Sasi perché i primi cittadini, di solito, seguono le indicazioni dei segretari politici provinciali come ha sempre fatto anche l’attuale sindaco per sua stessa ammissione. Nel documento finale, approvato dall’assise civica, la sezione locale di D.S.P. evidenzia la contraddizione rispetto alla lunga discussione sulla necessità di impegnare tutte le risorse economiche e finanziarie per la sostituzione delle vetuste reti idriche, laddove il consiglio comunale di Lanciano ha chiesto, invece, alla società di impegnare fondi per realizzare la raccolta delle acque “bianche” nelle contrade di Lanciano. Si rimarca, infine, che l’organo assembleare non ha approvato all’unanimità nemmeno questo modesto e contraddittorio ordine del giorno per l’astensione non motivata del consigliere Cotellessa. Dal punto di vista politico D.S.P. si impegnerà nelle prossime settimane a incontrare cittadini, associazioni e tecnici del settore per approfondire ulteriormente il tema e presentare proposte più incisive di quelle emerse nell’ultimo consiglio comunale di Lanciano», concludono poi da Dsp.