VASTO – È ripartito lo scorso 11 settembre, al Centro di Formazione Professionale Salesiano, il corso per Operatore dei Sistemi e Servizi Logistici. A confermare l’avvio è Gioacchino Passafari, direttore della sede di Vasto dell’associazione CNOS-FAP Regione Abruzzo: «Si tratta del primo corso che riparte con regolarità. Si aspetta a giorni l’uscita del bando regionale per poterne presentare altri. Per il settore logistico, questo è l’unico progetto triennale duale approvato in tutta la regione Abruzzo nel dicembre 2023».
Il corso, avviato il 12 febbraio 2024, si concluderà l’11 febbraio 2025 e prevede 1056 ore di formazione annuali, di cui 800 ore da svolgere direttamente in azienda a partire dal secondo anno. «Questo progetto offre ottime prospettive lavorative, considerando la crescente domanda di manodopera nel settore, soprattutto in un’area come quella vastese, dove operano importanti aziende come Amazon, Adrilog, Agenzia Marittima Vastese, Cinquina, Cianciosi ed altre realtà di San Salvo», ha aggiunto Passafari.
L’associazione CNOS-FAP è attualmente impegnata anche nello sviluppo di altri percorsi formativi, tra cui uno per Operatore di Meccatronica e un altro per Operatore Elettromeccanico. La realizzazione di questi progetti, però, dipende dai fondi pubblici, ancora in fase di definizione. «Lo scorso anno, in tutta la regione Abruzzo, sono stati finanziati solo sette corsi: uno per provincia e i tre migliori a livello regionale. Il nostro è stato l’unico approvato nel comprensorio di Chieti», ha ricordato Passafari.
Un altro problema riguarda la tempistica: «Le famiglie pensano che i corsi inizino a settembre, ma purtroppo non è così. Inoltre, la natura dei corsi legati ai bandi non ci permette di offrire stabilità al personale docente, costringendoci a stipulare contratti temporanei. Questo incide negativamente anche sulla didattica, creando discontinuità per gli studenti», ha sottolineato Passafari.
Nonostante queste difficoltà, la riapertura del centro di formazione a Vasto rappresenta una risorsa fondamentale per i giovani che desiderano apprendere un mestiere e trovare un impiego. «Lo scorso febbraio abbiamo accolto 20 ragazzi, molti dei quali erano già a rischio dispersione scolastica», ha affermato Passafari. «Si trattava di giovani che avevano abbandonato o stavano per abbandonare altri istituti, come l’industriale, il commerciale o l’agrario. Questi corsi rispondono alle esigenze di ragazzi che non si trovano a loro agio nei percorsi più teorici e hanno una maggiore predisposizione per il lavoro manuale. Il nostro centro risponde a un bisogno reale del territorio, sia da parte delle aziende, che spesso faticano a trovare manodopera qualificata, sia da parte dei ragazzi, che qui possono trovare una formazione più pratica e adatta alle loro inclinazioni», ha concluso il direttore.
Con la prossima chiusura del centro di Ortona, decisa a causa della mancanza della comunità salesiana e del limitato numero di corsi finanziati per la provincia di Chieti, solo la sede di Vasto continuerà a offrire formazione per l’intera provincia. «Questa operazione permetterà di rispondere in modo più efficace alle esigenze del territorio vastese. La nostra sede assorbirà sia i corsi che le attrezzature del centro di Ortona».