VASTO – In questa domenica 15 settembre il tema che ci viene consegnato è profondo e incoraggiante: mai da soli.
Don Domenico Spagnoli ci ricorda una verità essenziale della vita cristiana: nessuno ci toglierà i problemi, le fatiche e le amarezze, ma potremo affrontarle insieme a Gesù Cristo. È una promessa di vicinanza e di sostegno, una certezza che ci dà la forza di guardare avanti con fiducia. Come ci ricorda il Vangelo di oggi: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mt 16,24). Questo invito a seguire Cristo ci richiama al fatto che, anche nelle difficoltà, non siamo mai soli.
Nelle prove, nelle esperienze di vergogna, quando non siamo compresi dagli altri o ci sentiamo condannati, Gesù ci invita a seguirlo, promettendoci che non ci abbandonerà mai. Lui ci precede nel cammino e possiamo affrontare con Lui qualsiasi difficoltà. È una verità che spesso, nel nostro desiderio di vedere i problemi risolti immediatamente, facciamo fatica ad accettare. È facile desiderare la guarigione istantanea, un miracolo che ci sollevi subito dalle fatiche quotidiane, senza dover più lottare.
Questo stesso desiderio si rispecchia nel Vangelo di oggi, quando Simon Pietro, pur avendo dato una risposta esatta su chi fosse Gesù – “Tu sei il Cristo” – non ha ancora compreso pienamente cosa significhi essere il Cristo. Gesù, in un certo senso, lancia un “sondaggio”: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”. Le risposte variano, alcuni pensano che sia Giovanni Battista, altri Elia, e altri ancora uno dei profeti. Ma Pietro, ispirato dal Signore, afferma con certezza: “Tu sei il Cristo”. Tuttavia, Pietro non comprende appieno il mistero di Cristo.
Gesù spiega che il Figlio dell’uomo, il Cristo, deve soffrire molto, essere rifiutato, venire ucciso e poi risorgere. Questa prospettiva di sofferenza e rifiuto non è facile da accettare. Pietro, incapace di concepire un Dio che soffre e viene rifiutato, prende Gesù in disparte per cercare di fargli capire come dovrebbe essere il Messia. Tuttavia, è proprio qui che vediamo quanto Pietro sia vicino a noi, quando anche noi non vogliamo accettare che la vita è una lotta, una fatica, e che il Signore non ci toglie queste prove, ma ci dona la grazia per affrontarle.
Gesù fa comprendere che amare significa anche lasciare liberi, e solo nella libertà possiamo aderire pienamente al Suo progetto. Simon Pietro viene rimproverato da Gesù perché ragiona secondo gli uomini, e non secondo Dio. Ma questa correzione è un invito a capire che, volendo, possiamo rimanere sempre dietro a Gesù, affrontando il futuro con Lui, superando le prove e scoprendo che Egli ci abita, ci sostiene, ci ispira. Gesù, come Messia, conosce tutte le nostre fatiche e le porta a compimento, restituendo senso anche a quelle esperienze che oggi ci appaiono oscure e incomprensibili.
Buona domenica a tutti.