VASTO – Una lettrice, madre di due bambine, denuncia i disservizi legati al trasporto scolastico nel Comune. La signora esprime le difficoltà incontrate dalle famiglie residenti nelle zone periferiche, con particolare riferimento alla mancanza di un servizio scuolabus adeguato.
«Con l’inizio del nuovo anno scolastico, purtroppo, emergono nuovamente i problemi legati al servizio scuolabus. Quest’anno, infatti, non viene garantito il trasporto a tutti i bambini, soprattutto a quelli che risiedono in zone periferiche.
Sono mamma di due bambine che frequentano l’Istituto Comprensivo 1 (Paolucci e Spataro), e abitiamo in via Riccione, un quartiere situato alle spalle di Aqualand. Nonostante sia una zona abitata da diverse famiglie, ci troviamo di fronte all’ennesima difficoltà: mio marito lavora dalle 5 del mattino ed io, non avendo la patente, non posso accompagnare le mie figlie a scuola. Lo scorso anno abbiamo potuto contare sull’aiuto del nonno, grazie alla sua flessibilità lavorativa, ma questo è diventato un equilibrio precario e insostenibile.
Quest’anno, come tante altre famiglie, abbiamo presentato domanda per il servizio scuolabus. Tuttavia, all’ufficio trasporti ci è stato risposto che non ne abbiamo diritto, poiché non abbiamo partecipato a un bando comunale scaduto a fine giugno, del quale non eravamo a conoscenza. La risposta dell’impiegata è stata che avremmo dovuto «informarci», facendoci quasi passare per negligenti.
In aggiunta, siamo stati informati che, a causa del cambio di ditta, il servizio scuolabus non copre più le zone periferiche per mancanza di mezzi. Anche chi avrà diritto al servizio si troverà costretto a utilizzare fermate molto distanti dalle abitazioni, mettendo a rischio l’incolumità dei bambini che dovranno percorrere lunghi tratti a piedi, spesso senza marciapiedi o adeguata segnaletica.
Mi chiedo: perché, nonostante il servizio sia a pagamento, non viene organizzato in modo da garantire la copertura adeguata, come avviene in tanti altri comuni italiani? Lo studio è un diritto fondamentale, e i servizi collegati ad esso dovrebbero esserlo altrettanto. Oppure devo pensare che in questo Comune ci siano cittadini e, ancor più grave, bambini di serie A e bambini di serie B?
Chiedo scusa per lo sfogo, ma ritengo di parlare a nome di molte altre famiglie che vivono la mia stessa situazione. Purtroppo, temo che la nostra voce non verrà ascoltata e che, piuttosto che risolvere questi problemi, il prossimo anno ci troveremo di fronte a nuovi disservizi».