di Nicola D’Adamo
VASTO – Qualche giorno fa due consiglieri comunali del PD di San Salvo, Michela Torricella ed Emanuela Tascone, hanno chiesto all’assessore all’ambiente Tony Faga un piano adeguato di pulizia dei diversi quartieri della città, sottolineando che tali interventi debbano essere considerati «di routine», quali «servizi basilari dovuti ai cittadini».
La notizia ci spinge a trattare nuovamente il problema della «piccola manutenzione» che affligge non solo San Salvo e Vasto, ma tantissimi altri centri.
Innanzitutto, a che cosa servono tali interventi? I piccoli interventi di manutenzione sono essenziali per ridare un volto bello e ordinato alla città, aspetto piacevole per i residenti e soprattutto molto importante per una località turistica.
Nessuno, nelle nostre belle case, terrebbe una superficie anche piccola di muro imbrattato: rovinerebbe il look di tutto l’ambiente. Lo stesso ragionamento vale per una città. Una piccola erbaccia cresciuta per le vie del centro, un muro sporco, un segnale inclinato, una buca e cose del genere sono tutti elementi che rovinano l’immagine della città. E il guaio è che a volte situazioni del genere si lasciano così per decenni.
A Vasto del problema della «piccola manutenzione» si parla dall’avvento del centrosinistra nel 2006, ma la manutenzione costa e nei bilanci comunali si mettono sempre meno soldi. In genere si corre solo dietro l’emergenza e non si pensa mai di predisporre con continuità la necessaria piccola manutenzione ai nostri luoghi.
Ma città sensibili all’ordine e pulizia ce ne sono, anche se forse bisogna andare alla fascia nord dell’Italia o all’estero. Basta far riferimento a quello che fanno loro. Comunque una amministrazione attenta può fare anche da noi. Solo che bisogna predisporre un progetto di Decoro Urbano profondamente condiviso da tutti gli assessorati e servizi comunali, comprese le aziende di servizi e magari anche associazioni sensibili all’ambiente. Fatto il progetto bisogna poi portarlo avanti.
Quali sono gli interventi da fare? Alcuni esempi: sistemazione delle buche e della sede stradale, ripristino di manufatti e opere deteriorate, pulizia della rete fognaria, controllo illuminazione, verniciatura di panchine e ringhiere, rimozione affissioni selvagge, verifica segnaletica stradale e insegne, pulizia delle aiuole e del verde e altro ancora.
Facciamo solo tre esempi corredati da foto. Da un paio di anni a piazza Marconi c’è una aiuola vuota protetta da transenne dove c’era una palma scivolata a valle con uno smottamento. A piazza Rossetti da molti anni ci sono alcuni pali metallici a protezione dello scavo, che sono stati rotti e mai riparati. Più in là sul muro all’innesto di via Giulia ci sono parecchi vecchi manifesti strappati che certo non fanno fare bella figura alla città. Ma cose da riparare ci sono in tutti i quartieri di Vasto.
Con quale tipo di approccio risolvere tali problemi? Bisognerebbe programmare una ripulitura, a rotazione, di tutti i quartieri centrali e periferici stabilendo un preciso calendario. La prima volta sarà molto impegnativa, dopo sarà più facile. Ci sono comunque anche ditte che offrono servizi di piccola manutenzione e garantiscono che queste aree siano ben curate, sicure e accoglienti per residenti, visitatori e utenti.
Bisogna convincersi che questi piccoli interventi sul territorio, oltre a migliorare il look della città per il turismo, spesso sono i più utili per la popolazione. Una buca su un marciapiede può essere letale per un anziano.