VASTO – Il Comitato cittadino per l’asilo “Carlo Della Penna” interviene di nuovo sulla demolizione della casa del custode. Il comitato critica il processo che ha portato all’abbattimento dell’edificio, per il quale aveva chiesto espressamente di evitare la demolizione.
«Dove sorgeva la casa del custode c’è ora una colata di asfalto che conduce a un fondo privato. È il triste esito di una vicenda per alcuni versi sconcertante. Ma, avevamo aggiunto, in questa vicenda c’è un lato oscuro. La detta servitù di passaggio, “costituita con Delibera di Giunta comunale n. 366 del 30.03.1999” si prescrive dopo 20 anni (ex Art. 1073 c.c.) quando – come nel nostro caso – non sia mai stata esercitata. E di conseguenza la particella catastale in questione, sempre a norma del Codice Civile, avrebbe potuto essere gratuitamente acquisita al patrimonio pubblico per usucapione (Art. 1158).
Cosa abbia indotto il Comune di Vasto a ignorare il Codice Civile, ad accollarsi le spese, e a distruggere un edificio di pubblica proprietà non privo di valore è una domanda che da anni attende una risposta».