VASTO – «Esprimiamo stupore e preoccupazione per la superficialità con cui l’amministrazione comunale, tramite il vicesindaco Fioravante, ha annunciato oggi che il dipinto dell’Ulisse, situato nella scuola media Paolucci, sarà demolito insieme all’edificio». Così in una nota i consiglieri di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani, Francesco Prospero e Guido Giangiacomo.
«Ci chiediamo come sia possibile che tale annuncio venga fatto solo ora, mentre le opere di demolizione sono già in corso. La giustificazione offerta, basata su un costo troppo elevato (secondo quanto riferito dalla Fioravante, 72.000 euro in un progetto che vale diversi milioni), appare tardiva e insufficiente. Il vicesindaco, che ha avviato questi lavori con oltre 9 mesi di ritardo (la demolizione avrebbe dovuto iniziare a gennaio 2024), ha avuto tutto il tempo necessario per trovare soluzioni che evitassero la scomparsa dell’Ulisse. Invece di limitarsi a consultare la ditta appaltatrice, avrebbe potuto coinvolgere il consiglio comunale, le istituzioni scolastiche e la comunità cittadina, cercando per tempo una soluzione alternativa. Crediamo fermamente che sia ancora possibile evitare questo scempio. Per questo, rivolgiamo un appello a tutti i vastesi, affinché suggeriscano tecniche per salvare il dipinto, a partire dall’autore stesso», incalzano i consiglieri Fdi.
«Invitiamo associazioni, scuole, artisti e tecnici a sostituirsi all’inerzia e all’approssimazione di chi governa Vasto, suggerendo idee per preservare un’opera che ha accompagnato la crescita di generazioni di studenti della Paolucci. Invitiamo chiunque abbia proposte a contattarci. Nel frattempo, chiediamo all’amministrazione di non procedere con la demolizione dell’Ulisse, evitando un danno irreversibile, e di iniziare i lavori di demolizione da altre parti del plesso scolastico. Rimangono infine intatti i nostri dubbi sull’operato di questa amministrazione in materia di edilizia scolastica, considerando che la giunta Menna sta demolendo una scuola media che ospita 30 classi per costruire un edificio che ne ospiterà, al massimo, solo 9», hanno infine concluso Prospero, Suriani e Giangiacomo.
Penso che tra demolizioni e ristrutturazioni con ringhiere siamo proprio alla frutta, salvaguardare il patrimonio artististico, le tradizioni,la storia di una città sono obiettivi primari per gli addetti ai lavori che ne sanno apprezzare il valore e ne abbiano le competenze.
Ricordo l imponente affresco di Ulisse del prof.artista D’Adamo,nella scuola media Paolucci,imponente xche ero ragazzo ma quando lo guardavo navigavo e sognavo di essere partecipe di quel favoloso dipinto.fatta questa premessa ,penso che si sono modi x trasferire l’affresco ,esiste la tecnica dello STRAPPO.penso che ci voglia prima di tutto la volontà di salvarlo per poterlo rinserirlo nella struttura.Viviamo in era dove si salva e ricicla tutto bhe penso che un opera d’arte come l l’affresco di Ulisse ,dell artista D Adamo.va salvato.meditate gente