L’AQUILA – L’annuncio da parte di Stellantis di estendere il periodo di cassa integrazione per lo stabilimento di Valdisangro fino al 29 settembre, mentre si cercano lavoratori disponibili al trasferimento presso l’impianto di Mirafiori, ha sollevato un’ondata di preoccupazione tra le autorità regionali e i rappresentanti sindacali. Il Consigliere Regionale Vincenzo Menna ha espresso forte preoccupazione per l’attuale gestione della crisi che coinvolge circa 15.000 lavoratori, tra diretti e indiretti, dipendenti dal settore automotive nella regione.
«Questa scelta in un periodo di volumi produttivi elevati, poteva sembrare giustificata, ma oggi, con il calo drastico della produzione e le nuove politiche orientate verso l’elettrico, la situazione è completamente diversa. Il rischio è di trovarsi davanti a una concorrenza interna tra stabilimenti che penalizza fortemente Valdisangro», dichiara Menna.
Il Consigliere richiama l’attenzione sull’importanza di un impegno concreto da parte di Stellantis non solo verso i dipendenti di Sevel, ma soprattutto per l’intero indotto della zona. «Occorre che l’azienda riorganizzi la distribuzione del lavoro tra i suoi stabilimenti globali, veicolando maggiori commesse anche dagli impianti in Messico e Polonia verso Valdisangro. Solo così possiamo tutelare un tessuto economico fondamentale per la nostra regione e garantire la continuità occupazionale».
Menna conclude il suo intervento chiedendo una risposta immediata e trasparente da parte dell’assessore regionale Tiziana Magnacca che sarà chiamata a rispondere in commissione. «Vogliamo sapere qual è la visione strategica e le azioni da intraprendere da parte della giunta Marsilio e come fare per rendere più competitive le nostre aziende. Il miglioramento delle infrastrutture, quindi rete viaria e potenziamento dei porti di Vasto e Ortona oltre al problema energivoro che incide in modo considerevole su tutte le aziende. Richieste che arrivano dal lontano 2013 quando fu Marchionne a lanciare l’allarme ponendo sul tavolo tali richieste. Non possiamo più permetterci incertezze. I lavoratori e le loro famiglie meritano chiarezza sul futuro. Valdisangro è un patrimonio industriale di tutto l’Abruzzo e va difeso con ogni mezzo possibile».