ABRUZZO – l Network Giovani del MoVimento 5 Stelle, attraverso il referente giovani del gruppo territoriale di Chieti, Manuel Speziale, denuncia con forza il grave problema dell’accesso all’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) nella regione Abruzzo. Nonostante sia un diritto sancito dalla legge 194 del 1978, in Abruzzo l’IVG è di fatto un diritto negato, con una situazione che diventa ogni giorno più insostenibile per le donne che si trovano a dover affrontare un percorso ad ostacoli per esercitare una scelta personale e libera.
«L’accesso all’IVG in Abruzzo è ostacolato da carenze strutturali, ritardi inaccettabili e un numero crescente di obiettori di coscienza che rendono impossibile per molte donne ottenere assistenza medica adeguata. La legge è chiara: l’IVG è un diritto e come tale va garantito. È vergognoso che nel 2024 ci siano ancora donne costrette a spostarsi fuori regione o a ricorrere a soluzioni clandestine, con rischi enormi per la loro salute fisica e psicologica», dichiara Speziale.
La responsabilità di questa situazione è da attribuire direttamente all’operato dell’assessore alla sanità della Regione Abruzzo, incapace di garantire un servizio pubblico adeguato e rispettoso dei diritti delle donne. “L’assessore ha dimostrato una totale mancanza di volontà politica e amministrativa nel risolvere questa problematica. Mentre lei resta immobile, le donne abruzzesi continuano a pagare il prezzo di questa negligenza” continua Speziale. Il Network Giovani chiede con urgenza un intervento immediato e risolutivo da parte delle istituzioni regionali. È necessario garantire che tutti gli ospedali pubblici e i consultori della regione offrano il servizio di IVG in maniera tempestiva e sicura, assumendo personale adeguato e limitando il numero degli obiettori di coscienza per rispettare il diritto delle donne. «Non possiamo più tollerare che un diritto fondamentale sia negato per colpa dell’inefficienza e dell’inerzia politica» conclude Speziale.
Il MoVimento 5 Stelle continuerà a battersi, a livello regionale e nazionale, affinché il diritto all’IVG sia pienamente garantito, perché i diritti delle donne non sono un’opzione, ma un obbligo sancito dalla legge e dalla nostra Costituzione.