PESCARA – La Regione Abruzzo si trova al centro di un acceso dibattito a seguito della decisione di abbattere 469 cervi in due aree della provincia dell’Aquila. La delibera, adottata dalla Giunta regionale con il provvedimento n. 509 dell’8 agosto 2024, ha suscitato indignazione non solo tra i cittadini abruzzesi, ma in tutta Italia. In risposta, LNDC Animal Protection e Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia si sono unite per condannare fermamente questa scelta e per annunciare azioni legali finalizzate a bloccare la strage annunciata.
Le due associazioni hanno inviato una lettera al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, chiedendo la sospensione immediata della delibera e proponendo l’istituzione di un tavolo tecnico per una gestione non cruenta della fauna selvatica. «Questo piano di abbattimento è ingiustificato e mira solo a soddisfare le esigenze della lobby venatoria, senza considerare soluzioni alternative e più rispettose della vita degli animali», hanno dichiarato LNDC e Rete dei Santuari.
La questione è resa ancora più controversa dalla previsione di un contributo economico che i cacciatori assegnatari dovranno versare agli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) in base al sesso e all’età degli animali abbattuti. Per un cucciolo di cervo di meno di un anno, ad esempio, il contributo sarà di 50 euro, mentre per un maschio adulto si potrà arrivare fino a 600 euro. Questi fondi finiranno nelle casse degli ATC, gestiti dai cacciatori stessi, un fatto che le associazioni considerano inaccettabile.
LNDC e Rete dei Santuari non si limitano alla denuncia e annunciano che daranno battaglia legale in tutte le sedi preposte affinché la Regione torni sui suoi passi. Inoltre, invitano i cittadini a unirsi alla loro causa, esprimendo il proprio dissenso attraverso un’azione di “mail bombing” diretta alle istituzioni abruzzesi.
Le associazioni sottolineano che esistono alternative meno drastiche per gestire la popolazione dei cervi e contenere i danni alle colture, e chiedono che vengano esplorate soluzioni più sostenibili e rispettose della vita animale. Tutti i dettagli per partecipare all’iniziativa di protesta sono disponibili sul sito della LNDC Animal Protection.