ATESSA – La Fiom-Cgil ha risposto duramente alle recenti dichiarazioni dell’onorevole Giulio Cesare Sottanelli, intervenuto sulla crisi dell’ex stabilimento Sevel, oggi parte del gruppo Stellantis. In un comunicato, il sindacato accusa il deputato di ignoranza sulla vicenda e di strumentalizzare una situazione drammatica a fini politici.
«Sottanelli chi? Mai sentito nominare e mai visto» si legge nel comunicato della Fiom, che sottolinea come l’esponente politico non sia mai stato presente durante le manifestazioni e gli scioperi dei lavoratori. «Dubitiamo persino che sappia dove si trovi lo stabilimento dell’ex Sevel».
«Questo deputato, che non abbiamo mai avuto il piacere di incontrare, neppure quando Maurizio Landini è venuto a Teramo il 5 aprile 2024, farebbe bene a leggere la rassegna stampa su questo argomento dal 2019 a oggi. È stato proprio nel 2019 che la FIOM ha scoperto e denunciato la costruzione di uno stabilimento gemello in Polonia. Mentre noi sostenevamo che ciò avrebbe sottratto volumi produttivi, alcuni politici rimanevano in silenzio, mentre altri, che subivano il fascino delle aziende, si affrettavano a dichiarare che la Polonia rappresentava un’opportunità, poiché avrebbe generato volumi aggiuntivi per la Sevel. Di quali politici faceva parte Sottanelli?», chiede provocatoriamente la Fiom.
«Se questo “illustre sconosciuto” desidera, può inviarci un’e-mail o può chiederci un incontro e saremo umilmente lieti di dimostrargli quanto abbiamo fatto per denunciare la cronaca di una crisi annunciata», conclude Alfredo Fegatelli, Seg. Gen. FIOM Abruzzo Molise.