VASTO – «A proposito di Ferragosto a Punta Penna ci vediamo nostro malgrado costretti a intervenire sulla polemica innescata dalle foto scattate presso la spiaggia di Punta Penna il 15 agosto scorso». Inizia così il comunicato diffuso dal comitato Terre di Punta Aderci.
«Come Comitato che rappresenta i residenti e titolari di strutture turistiche nell’area di Punta Aderci, oltre che i proprietari dei terreni su cui insiste la Riserva, vogliamo evidenziare che quelle immagini non rappresentano la realtà del nostro territorio. Le foto, scattate da una prospettiva che fa pensare alla trasformazione della spiaggia di Punta Penna in una sorta di grande accampamento, non mostrano la realtà che noi viviamo quotidianamente, visibile nelle foto scattate oggi 21 agosto 2024, in piena stagione turistica. Come si può vedere cogliendo la giusta prospettiva, la spiaggia di Punta Penna è ogni giorno popolata da un numero ragionevole e non insostenibile, come si vuol far credere, di turisti e bagnanti. Certamente il giorno di Ferragosto vi è stata maggiore affluenza, ma non quanto quelle foto, scattate da una prospettiva sbagliata e a ritrarre solo il punto di ingresso alla spiaggia, possono far pensare. Così come certamente ci sono stati in occasione di Ferragosto comportamenti non corretti di qualcuno, prontamente risolti dalla Guardia Costiera, cui siamo grati per il lavoro attento che svolge. Si è trattato però di un singolo giorno (durante un intero anno, peraltro caratterizzato da rilevante flessione del turismo abruzzese), quando soprattutto giovani vastesi amano trascorrere la giornata in una delle spiagge più belle della nostra costa», continua la nota.
«La quotidianità di Punta Penna è però altra, come le foto di oggi dimostrano. Utilizzare delle immagini parziali e scattate in una singola particolare giornata come prova di un presunto assalto alla Riserva, da cui far discendere la necessità della introduzione di biglietti d’ingresso e limitazioni agli accessi, non risponde alle esigenze di tutela del territorio, né costituisce una forma di gestione dell’area protetta, che di molto altro avrebbe invece bisogno: parcheggi, servizi igienici, un accesso in “zona scalette” praticabile e sicuro. Di questo dovremmo parlare – e su questo confidiamo di poterci confrontare con il Comune di Vasto, quale ente gestore, in fase di programmazione della prossima stagione estiva – e non certamente della possibilità di ridurre l’accesso ad una spiaggia che, lungi dall’essere presa d’assalto, viene quotidianamente frequentata da un numero accettabile di bagnanti, in larga parte turisti rispettosi del territorio», hanno concluso infine dal comitato.
IL COMITATO “TERRE DI PUNTA ADERCI
Concordo pienamente con il comunicato.
Nell’ ultimo mese ho frequentato quasi giornalmente la spiaggia per una lunga camminata fino ai “Libertini”..sicuramente l’ afflusso dei turisti e’ stato inferiore agli altri anni e mi ha molto sorpreso la foto pubblicata da cui sembrava che la spiaggia fosse presa d’assalto . NON E’ MAI STATO COSI’.
Mi auguro una migliore programmazione nei prossimi anni .. la spiaggia di punta penna puo’ diventare un punto di riferimento importante per uno sviluppo sostenibile del turismo a Vasto.
in sostanza se in un giorno vi sono un numero spropositato di persone va comunque bene, perchè mediamente ve ne sono un decimo. direi che non è polemica … è non voler affrontare un problema. per la riserva, non per il sovraffollamento.