FOSSACESIA – Il finanziamento di 226.000 euro ottenuto tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come previsto dalla Legge 30 dicembre 2018, n. 145, sarà destinato esclusivamente alla messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico e non alla realizzazione di nuove condotte idriche. L’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Fossacesia, Danilo Petragnani, ha precisato che, una volta definiti i lavori, sarà realizzato un nuovo fondo stradale stabilizzato nel tratto di strada rurale che conduce alla fonte di Santa Lucia, per migliorare il transito dei mezzi agricoli e dei pedoni, e per gestire il deflusso delle acque meteoriche.
Petragnani ha risposto alle richieste del gruppo di minoranza Impegno Comune, che aveva suggerito di utilizzare il finanziamento per captare l’acqua della sorgente di Santa Lucia al fine di affrontare l’emergenza idrica. L’Assessore ha spiegato che l’acqua della sorgente, molto calcarea, è attualmente utilizzata gratuitamente dagli agricoltori locali e di comuni limitrofi, e che la sua portata di circa 1 litro al secondo non sarebbe sufficiente né per usi domestici né per ridurre gli orari di chiusura dell’acqua, come confermato dalla Sasi.
La Sasi ha inoltre indicato che l’uso dell’acqua per fini non potabili, come l’irrigazione di giardini e orti, rappresenta una delle principali cause di carenza idrica, dopo le perdite nelle reti idriche. L’Amministrazione Comunale ha informato i cittadini riguardo le sorgenti di acqua disponibili, come quelle di Santa Lucia e le docce pubbliche sulle spiagge, per evitare ulteriori prelievi dai serbatoi di acqua potabile esistenti a Fossacesia (due per il centro e le periferie, uno sul lungomare e uno per Villa Scorciosa).
In passato, la Sasi aveva tentato di captare l’acqua della sorgente vicino alla ex stazione per il lungomare, ma il progetto fu abbandonato a causa della bassa qualità dell’acqua, che causava problemi alle caldaie delle abitazioni.
Il Sindaco, Di Giuseppantonio, ha sottolineato che l’emergenza idrica deve essere affrontata con interventi strutturali piuttosto che con soluzioni temporanee. Ha evidenziato la necessità di ridurre gli sprechi e di procedere con interventi organici, come la sostituzione delle tubazioni obsolete per ridurre le perdite e la costruzione, prevista per il 2026, di un nuovo impianto di potabilizzazione per l’acqua dei laghi di Bomba e Casoli.