ABRUZZO – Da lunedì 12 agosto, la Regione Abruzzo ha attivato un tavolo di lavoro per predisporre la richiesta di emergenza idrica nazionale, in risposta alla grave crisi che sta colpendo il territorio in termini di approvvigionamento idrico. Lo comunicano, in una nota ufficiale, i consiglieri regionali Tiziana Magnacca e Francesco Prospero:
«Da lunedì 12 agosto, la Regione Abruzzo ha attivato un tavolo di lavoro per predisporre la richiesta di emergenza idrica nazionale, riconoscendo che il nostro territorio è tra i più colpiti in termini di approvvigionamento idrico.
In questo momento, è inutile puntare il dito o cercare colpevoli. Ciò che conta davvero è che ai cittadini e alle attività produttive manca l’acqua, un bene essenziale per la vita quotidiana. I cittadini sanno bene a chi pagano le bollette, e quindi è evidente chi deve intervenire.
Invece di alimentare polemiche sterili, è fondamentale trovare soluzioni pratiche e immediate. È per questo che sosteniamo i sindaci nel loro sforzo quotidiano al servizio della comunità. È urgente che la società di gestione dell’acqua attui concretamente un piano di emergenza di cui è esclusivamente responsabile, assicurando che l’acqua arrivi in tutti i comuni ogni giorno.
Le azioni immediate devono includere l’acquisizione di acqua, acquistandola da altre sorgenti o richiedendola ai territori vicini, per poi distribuirla nei comuni più piccoli del medio Vastese e nei quartieri dei comuni più popolosi della costa.
Anche la Prefettura ha fatto la sua parte con la convocazione di una task force emergenziale, mentre la Regione continua a monitorare la situazione in tutti i territori. Inoltre, il consorzio di bonifica e l’ARAP stanno lavorando a pieno regime per garantire approvvigionamenti adeguati per l’agricoltura, l’industria e parte della popolazione civile sotto la loro competenza.
Superare l’attuale situazione di emergenza è la nostra priorità assoluta. Tuttavia, al tempo debito, sarà necessario discutere delle responsabilità e delle progettualità future per evitare che questa crisi si ripeta, garantendo una gestione più efficace e sostenibile della risorsa idrica in Abruzzo».