ABRUZZO – Nove giorni di spettacoli, rassegne, concerti e eventi culturali: torna il Festival Dannunziano dal 31 agosto all’8 settembre con un’edizione ricca di proposte, che guarda con attenzione agli eventi culturali di rilievo nazionale, dal centenario dalla morte dell’attrice Eleonora Duse al centenario pucciniano, ma che non dimentica l’importanza del territorio. Con queste premesse Pescara si appresta a vivere un finale di stagione estiva “strepitoso”.
«In questa manifestazione – ha commentato il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio – abbiamo voluto portare una parte importante e rilevante della storia e della cultura di questa regione, ma abbiamo anche voluto dare l’opportunità al grande pubblico di conoscere un artista per troppo tempo ingiustificatamente deprezzato e discriminato, la cui opera letteraria negli ultimi decenni è stata unanimemente riconosciuta nel panorama della critica internazionale. L’impegno della Regione e del Comune di Pescara vanno in questa direzione e cioè la ripresa di un percorso di riacquisizione e valorizzazione della memoria storica che permetta di aprire altri orizzonti culturali e che riesca a stimolare l’attenzione del grande pubblico visti i risultati di presenze che il festival Dannunziano ha raccolto nelle precedenti edizioni».
In questo senso, Marsilio ha ribadito come il festival “s’integra pienamente insieme alle altre iniziative nella strategia di promozione del marchio Abruzzo che la Giunta sta portando avanti, che si sostanzia in un lavoro di marketing e promozione del territorio partendo dalle sue tradizioni, dalla sua cultura e dai suoi prodotti”.
A tracciare per sommi capi il lungo programma dei 9 giorni del festival è stato il presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, per una manifestazione fortemente voluta dalla Presidenza delle assise regionali. Ma soprattutto il Presidente Sospiri ha anticipato che: «La Regione Abruzzo acquisirà il Fondo Paglieri, presente attualmente al Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, con una dotazione di circa 14 mila volumi che rappresenta la più grande collezione dannunziana esistente. Si tratta – ha sottolineato Sospiri – di una grande operazione culturale che proietta la nostra regione in ambiti internazionali».