PESCARA – In Abruzzo abbiamo la fortuna di avere, e non da pochi anni, un aeroporto classificato internazionale di buon livello. Parliamo dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo “Pasquale Liberi” che, essendo in pratica l’unico della Regione, riveste un ruolo fondamentale per i trasporti e i collegamenti aerei. Non altrettanto possiamo dire dell’efficienza operativa di questa struttura che potrebbe fungere da vero stimolo e traino per l’economia dell’intera regione, sia per il traffico passeggeri che per quello cargo. Quindi – dovrebbe essere chiaro per tutti – che l’obiettivo immediato è quello di lavorare insieme nella stessa direzione per renderlo più efficiente e funzionale all’economia abruzzese.
E invece sembra quasi che – con buona pace di tutti – lo scalo abruzzese sia stato abbandonato al suo destino, in considerazione soprattutto dei dati di lavoro degli ultimi 6 mesi. Non è la prima volta che il nostro giornale sofferma la sua attenzione sull’Aeroporto d’Abruzzo che, stando anche a quel che dicono i dati più recenti, non riesce ancora ad esprimere appieno tutte le sue potenzialità. E dunque non è in grado di accompagnare adeguatamente, come invece dovrebbe, lo sviluppo e la crescita economica della Regione. Qui non si tratta di essere i soliti disfattisti o critici nei confronti di una precisa parte politica. Qui occorre attenersi ai dati e questi, purtroppo, non convincono e ci dicono che questo aeroporto è in decrescita, in controtendenza rispetto all’andamento medio degli aeroporti nazionali negli ultimi mesi.
Contro una crescita media a livello nazionale, nei primi sei mesi del 2024, di + 12% di passeggeri trasportati rispetto all’analogo periodo del 2023 (secondo il report semestrale firmato da Enac, Ente Nazionale Aviazione Civile) l’Aeroporto d’Abruzzo ha fatto registrare nell’analogo periodo un decremento dei volumi di traffico, meno 27.291 passeggeri trasportati pari al – 6,73%. “Il settore aeroportuale – come mette in chiara evidenza uno studio di Nomisma dello scorso 31 ottobre, commissionato da Assaeroporti – si conferma resiliente e strategico per lo sviluppo del Paese. Gli aeroporti italiani risultano strategici per PIL ed occupazione, per lo sviluppo del turismo e delle attività industriali, logistiche e commerciali. Lo studio mette in luce con chiarezza il forte valore aggiunto determinato dal comparto, pari a 65,1 miliardi di euro, sommando l’impatto diretto, indiretto, indotto e catalitico. Un sistema aeroportuale che genera circa 1,3 milioni di posti di lavoro. Inoltre, per ogni milione in più di unità trasportate (passeggeri e merci) si stimano 552 nuovi lavoratori in ambito aeroportuale e 6.105 nuovi occupati a livello nazionale.
Il nostro aeroporto per contro soffre da tempo di una sorta di soggezione a sviluppare un numero adeguato di compagnie aeree che facciano scalo a Pescara garantendo nel contempo collegamenti con città e territori che possano risultare più attrattivi per la crescita dell’economia ed in modo particolare del turismo incoming. Non riteniamo di alcun concreto interesse il progetto di allungamento della pista principale dell’aeroporto per consentire a qualche sparuto volo transcontinentale di atterrare a Pescara (quanti voli in un anno?) quando a venti-trenta minuti d’aereo c’è l’Aeroporto di Fiumicino, primo hub italiano risultato ancora recentemente in testa alla classifica degli aeroporti europei più efficienti. Investiamo invece quelle risorse per potenziare le attuali strutture dell’aeroporto d’Abruzzo, come l’aerostazione, le aree di accoglienza dei passeggeri, l’area riservata ai controlli doganali, la zona degli shop commerciali, realizzando più parcheggi per la sosta a breve come per quella a lungo termine dei passeggeri e ampliando l’area riservata al servizio Taxi e quella destinata agli autobus del trasporto pubblico. In una parola, cercare di rendere l’infrastruttura aeroportuale più accogliente per ospitare prima o poi quel fatidico numero di un milione di passeggeri/anno che sempre più spesso l’Ente gestore ci ricorda ormai prossimo. Resta comunque fondamentale organizzare una rete capillare di collegamenti tra l’aeroporto e il centro di Pescara (stazione ferroviaria e terminal bus) da implementare con un maggior numero di taxi in occasione dell’arrivo dei voli ed un numero di corse autobus urbani dedicati proprio all’Aeroporto. Potenziando anche le principali connessioni sia su gomma che su rotaia verso le province abruzzesi e i principali centri turistici della regione. E una maggiore diffusione della comunicazione degli orari di partenza e di arrivo a Pescara di aerei, treni ed autobus da posizionare attraverso indicatori a led in aeroporto, nella stazione dei treni e presso il terminal bus. Per offrire un adeguato supporto informativo ai visitatori che giungono in città per poi ripartire con altri mezzi di trasporto.
In conclusione, occorrerà “pensare” l’aeroporto non più come una infrastruttura a se stante dove semplicemente decollano e atterrano aeromobili, ma come un pezzo di un più complesso, integrato ed efficiente sistema dei trasporti al servizio dell’economia di un ampio territorio. Solo una perfetta integrazione di questi servizi di trasporto, che spesso deve coinvolgere aree del pubblico e del privato, può generare benefici diffusi che si riversano a macchia d’olio sull’intero sistema economico del territorio abruzzese.
Buongiorno,
Io prendo più volte l’anno l’aereo da Pescara, indubbiamente ci sono da migliorare sia la struttura, sia la possibilità di raggiungere il centro cittadino con collegamenti più frequenti, ultimamente, settimana scorsa, non esistono neanche le tabelle degli orari degli autobus all’esterno dell’aeroporto , il marciapiede che costeggia il parcheggio dell’aeroporto e pieno di sterpaglie ed è anche mal messo , però adesso ci sono le telecamere nell’area antistante l’ingresso in aeroporto per non far sostare le macchine, quindi si è per certi versi costretti ad entrare all’interno dell’aeroporto, prendere il biglietto e sostare brevemente per non pagare il parcheggio!
Però ho notato, e non solo io ,che stranamente il biglietto aereo ad esempio per Londra è aumentato in maniera notevole!!!
Mentre da altri aeroporti costa molto ma molto meno!
Mi chiedo come mai?
Potrebbe essere anche questo uno dei motivi del calo di passeggeri?