CUPELLO – Nel Consiglio Comunale del 30 luglio, Officina Cupello ha presentato tre interrogazioni (mancata rendicontazione del Festival del Carciofo; gestione assente del randagismo; ritardi sui lavori dell’Arena Comunale) e due mozioni, una sul progetto “Amministrazione a costo zero” ed una sull’adozione di una linea politica di contrarietà alla nomina del Direttore Generale del Civeta.
Su quest’ultima, registrando l’uscita dalla sala consiliare dell’esponente di FDI Filippo D’Angelo che certifica uno scollamento in seno alla maggioranza, Officina Cupello ha acceso i riflettori sull’inopportunità di un’ulteriore poltrona il cui costo è stato stabilito in € 300.000 in un triennio, in barba a quando suggerito dalla Corte dei Conti ritenendo tale scelta persino in contrasto con l’art. 11 del Testo Unico in Materia di Società Partecipate. I Consiglieri di opposizione hanno altresì posto l’accento sulla totale assenza di trasparenza che rende il CIVETA una vera e propria scatola chiusa. Ciò che si raccoglie in questi giorni sono dichiarazioni estemporanee e indimostrabili che dipingono la situazione come rosea e lineare attraverso i canali social, rifuggendo da quelli più istituzionali. Infatti da un lato il sito internet del CIVETA non è aggiornato da tempo (manca al suo interno persino il nuovo statuto) e dall’altro si impedisce a Sindaci soci di accedere agli atti che chiedono fino a spingerli alla valutazione del ricorso alla Procura della Repubblica. Nessuno al momento è ancora riuscito a conoscere i nomi dei candidati alla carica di Direttore Generale. La stagnazione di una S.r.l. che rinvia misteriosamente la sua trasformazione in Consorzio utile ad attribuire ad essa la titolarità di accesso ai fondi PNRR e il rinvio costante dei colloqui dei candidati, certifica il totale e pericoloso immobilismo ai danni dei lavoratori e della prospettiva del CIVETA stesso.
Pertanto Officina Cupello ha chiesto l’adozione da parte della maggioranza di una linea di contrarietà alla nomina del DG e il contributo per l’accelerazione repentina della trasformazione della ragione sociale. Mozione respinta e votata dai soli consiglieri di Officina Cupello. Sempre e solo questi ultimi hanno votato favorevolmente alla Mozione – anch’essa bocciata – riguardo al progetto “Amministrazione a costo zero” che avrebbe portato il Sindaco, la Giunta e l’intero Consiglio Comunale a rinunciare alle indennità di funzione e ai gettoni di presenza. Sarebbe stato un atto simbolico importante che avrebbe portato nelle casse comunali oltre € 200.000 in un quinquennio, per un Comune devastato dal pre- dissesto. Del resto, il piano di riequilibrio finanziario è stato finora scaricato da un lato sui cittadini per il tramite di un tartassamento che non ha precedenti nella storia di Cupello, dall’altro sulla riduzione del personale comunale che sempre più stoicamente ha sostenuto tutto il peso gravoso di questi anni. Pertanto, i principali responsabili della condizione del pre-dissesto, vogliono – con la bocciatura della nostra mozione – essere paradossalmente gli unici a non affrontare alcuna conseguenza e men che meno ad assumersi alcuna responsabilità. I consiglieri di Officina Cupello, coerentemente comunicheranno nei prossimi giorni la rinuncia al loro gettone di presenza.
Uno scenario complessivo, quello del Consiglio Comunale di ieri sera, che certifica ulteriormente lo stato di mancanza assoluta di responsabilità politica ed empatia istituzionale verso la cittadinanza. Venerdì 2 agosto alle 18,30 sulle frequenze web di Radio Cupello Aut, i consiglieri comunali riferiranno alla cittadinanza, punto per punto, ogni interrogazione e mozione presentate in quest’ultima assise.