ABRUZZO – Tiziana Magnacca, dodici anni di carriera, 9635 voti di preferenza alle scorse regionali, già sindaca di San Salvo, una donna che guadagna la scena a pieno titolo tra le donne più votate d’Abruzzo. Nominata da Marsilio come componente della Giunta Regionale d’Abruzzo con delega alle Attività Produttive (industria, commercio, artigianato), ricerca industriale, lavoro. Determinata e schietta prosegue nel suo cammino con grande energia che trasmette con sorrisi, strette di mano, vicinanza.
Le abbiamo rivolto alcune domande con l’intento di superare il gradino istituzionale e guardare oltre il ruolo che riveste. Assessore, il suo nome è alla ribalta dei titoli dopo il grande risultato delle regionali, frutto di un lavoro decennale, come si è sentita e qual è stata la prima cosa alla quale ha pensato nel momento della vittoria?
«Avverto la grande responsabilità di rappresentare in Consiglio regionale 9.635 cittadini della mia provincia. È il risultato di un impegno che parte da lontano, dai banchi dell’opposizione nel comune di San Salvo, dove ho imparato ad ascoltare i cittadini. Ognuno di loro ha esigenze, necessità, speranze che meritano risposte. Poi i dieci anni da sindaco che mi hanno permesso di realizzare e trasformare San Salvo, una città più moderna, accogliente con nuove strutture pubbliche, in primo luogo tutte le scuole, sicure ed efficientate dal punto di visto energetico e sismico, senza parlare del nuovo lungomare che è il fiore all’occhiello di San Salvo Marina con le sue ventisette Bandiere Blu. Un sogno che con grande lena e passione ho tentato di realizzare a beneficio della mia città e della costa abruzzese».
Si è messa subito al lavoro, o meglio, non ha smesso mai di farlo. Ma oggi, da dove ha deciso di iniziare?
«Non è facile far conciliare gli impegni amministrativi con i tempi del lavoro e della famiglia. È questa una delle condizioni per essere, come dite voi giornalisti, sempre sul pezzo. Ma evidentemente sinora ci sono riuscita grazie a mio marito Pierpaolo, ai miei genitori, a mia sorella Orietta e a una rete di amici che sono stati determinanti, e che ringrazio, durante questa estenuante campagna elettorale. Al lavoro subito perché l’Abruzzo merita attenzione e un sussulto nuovo di rinnovamento in continuazione con la linea tracciata già cinque anni fa il presidente della Regione Marco Marsilio».
Si potrebbe dire che lei, come altre donne, ha abbattuto quelle barriere che segnano i confini di genere nel mondo del lavoro, un traguardo partito dall’elezione di Giorgia Meloni a primo ministro. Qual è il suo punto di vista su questo: le donne sono davvero ascoltate o devono ancora faticare per trovare un posto nel mondo?
«A vedere l’elezione a capo del governo di Giorgia Meloni, sei donne ministro nell’attuale governo, due assessori nella giunta Marsilio, l’astronauta Samantha Cristoforetti, o di tante donne dirigenti d’azienda, solo per fare alcuni esempi, sembrerebbe che questo soffitto di cristallo sia stato finalmente frantumato. Quell’insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità di fare carriera nel campo del lavoro. Ritengo che molto ancora debba essere fatto in termini di parità delle retribuzioni, ci sono ancora sensibili disparità, o di opportunità di continuare nel lavoro seppur avendo il desiderio di maternità anche ai fini della carriera, soprattutto per le donne con meno protezioni sociali e familiari».
Non desideriamo parlare di numeri ma di priorità, quali sono le sue oggi? Cosa ha nel cuore di fare per le aree interne, per la costa, per l’intero territorio che amministrerà nei prossimi cinque anni?
«Sono il nuovo assessore regionale alle Attività Produttive e al Lavoro. I settori di pertinenza sono il commercio, l’industria e l’artigianato, che, assieme ad agricoltura e turismo, contribuiscono a generare il prodotto interno lordo di questa regione. Sono quindi profondamente onorata di poter rappresentare l’economia di questo territorio così ricco e variegato come l’Abruzzo. Ringrazio ancora una volta il presidente Marco Marsilio del valore delle deleghe che mi sono state assegnate. Al lavoro per rafforzare le politiche che sono finalizzate a rendere ancora di più l’Abruzzo come la regione del manifatturiero italiano e del Made in Italy. Per molti versi veniamo equiparati al Nord-Est italiano sia per il numero di occupati in questo settore, sia per il Pil che riusciamo a produrre proprio in questo ambito. Quindi le azioni che sicuramente il presidente Marsilio intende mettere in campo sono tese a rafforzare la capacità di creare le condizioni di una maggiore competitività delle aziende che già ci sono in Abruzzo e mi riferisco ai temi caldi dell’automotive, dove ovviamente avere una Regione amica è fondamentale per convincere le proprietà straniere a restare nel territorio. Ci concentreremo anche e molto sulle politiche volte ad attrarre
nuovi investimenti. Con un atteggiamento, quindi, da un lato di protezione verso l’esistente, dall’altro fortemente attrattivo verso quelle fette di mercato che ancora possono essere interessate a venire in una regione che fa del lavoro un suo importante punto di riferimento e che al tempo stesso dovrà essere smart, moderna ed europea».
Buon lavoro assessore!
Di Maria Zaccagnini (Vasto Domani)