CUPELLO – «Dopo cinque giorni di carenza d’acqua e dopo varie segnalazioni da parte di cittadini di tutto il territorio di Cupello, al servizio di pronto intervento della Sasi, come unica risposta abbiamo ricevuto un avviso all’utenza che ci informa che oggi lunedì 15 l’acqua sarà chiusa nelle contrade Ributtini, Bufalara, Polercia, Montalfano. L’acqua manca nel nostro territorio da cinque lunghi giorni e non è stato emesso tempestivamente alcun preavviso di sospensione, che seppur vi fosse stato, nessuno avrebbe avuto la possibilità di garantirsi l’approvvigionamento per cinque giorni consecutivi.
IL COMPORTAMENTO DELLA SASI NON È PIU’ TOLLERABILE DATO CHE È EVIDENTE LA GRAVE VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEL CITTADINO.
La situazione diventa tragicomica quando si chiama il numero verde Sasi corrispondente al “pronto intervento” e ci risponde un call-center dell’Emilia-Romagna che quindi non può chiaramente agire nell’immediato sul posto, affermando che come pronto intervento l’unica cosa che possono fare è suggerirci una lettera di reclamo.
Facciamo presente che il pronto intervento dovrebbe essere immediato sul territorio e data l’essenzialità del servizio, dovrebbe essere in grado di intervenire tempestivamente in tutti i casi di interruzione, permettendo un passaggio diretto ad un operatore di centralino di pronto intervento sul posto senza necessità di comporre altri numeri telefonici (come da normativa ARERA).
Inoltre, dovrebbe essere in grado di fornire al segnalante, qualora necessario, istruzioni sui comportamenti e sui provvedimenti generali da adottare nell’immediato per tutelare la propria e l’altrui incolumità in attesa dell’arrivo, sul luogo, della squadra di pronto intervento.
La telefonista del call-center ci risponde che, purtroppo, non possiede tali informazioni. Essa ha preso atto dell’avviso di interruzione pubblicato oggi dalla Sasi e ha ribadito che non ha idea di null’altro.
Ribadiamo che ci sono delle famiglie che da cinque giorni, non avendo ricevuto nessuna segnalazione, non hanno avuto il servizio di erogazione dell’acqua e pertanto hanno utilizzato quella delle proprie autoclavi.
Ad oggi ne sono rimaste sfornite, ci sono famiglie con bambini che non sanno come e cosa fare. Per cui, urge immediatamente la fornitura di acqua per il tramite di autobotti.
Il servizio di pronto intervento ribadisce che per come esso è organizzato non ha informazioni, non conosce il territorio, non sa dove si trova Cupello né le zone che sono rimaste senza acqua. Non conoscono altresì, le squadre territoriali e l’unica cosa che può fare come pronto intervento è consigliare di inviare una lettera di reclamo.
Questa non è la procedura che però è prevista a livello nazionale per quanto riguarda la carenza d’acqua.
L’ARERA stabilisce che vi sono dei diritti dei consumatori in caso di interruzione del servizio idrico senza preavviso tali per cui “La continuità del servizio di acquedotto, ovvero la fornitura di acqua all’utente finale alle condizioni minime di portata e carico previste dalla normativa o specificate nel contratto d’utenza, deve essere garantita.”
In particolare per le interruzioni non programmate come quelle di questi giorni, segnalate dagli utenti tramite il servizio di pronto intervento oppure da terzi, con situazioni di pericolo o disagio tali da rendere l’interruzione indifferibile nel tempo, il gestore deve attivare, entro un termine massimo di 48 ore, dalle segnalazioni, e non 5 giorni dopo, un servizio sostitutivo di emergenza, anche tramite autobotti.
Per tutti questi motivi sopra ampiamente descritti,
⁃ interruzione di servizio idrico per oltre 5 giorni
⁃ mancato preavviso alla cittadinanza
⁃ mancato invio di autobotti entro un termine massimo di 48 ore (come da indicazioni ARERA)
chiediamo al Sindaco di procedere con una diffida verso la Sasi e di procedere ad una richiesta di invio di autobotti nel più breve tempo possibile».
Gruppo Consiliare – OFFICINA CUPELLO
Dario Leone
Giuliana Chioli
Roberta Boschetti