VASTO – Buone notizie per i lavoratori metalmeccanici italiani.
Grazie agli accordi siglati tra i sindacati Fim-Fiom-Uilm e le varie parti datoriali, tra cui Federmeccanica e Confapi, i lavoratori del settore vedranno i loro stipendi crescere in linea con l’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato (IPCA). Per il 2023, l’incremento si è attestato al 6,9%, traducendosi in un aumento concreto di 137,52 euro per il livello C2.
L’adeguamento si estende a tutti i livelli, portando a un aggiornamento complessivo della tabella dei minimi retributivi. Questo significa che ogni lavoratore metalmeccanico potrà beneficiare di un aumento proporzionato alla propria posizione.
Mentre alcuni di essi potrebbero aver ricevuto un incremento leggermente inferiore a causa degli assorbimenti sui superminimi, altri hanno avuto una piacevole sorpresa. Infatti, in alcuni casi, le aziende hanno deciso di andare oltre, erogando un aumento del 7,5% invece del 6,9% previsto.