PESCARA – Avrebbe colpito anche lui Thomas Luciani: sono queste le accuse che uno dei due 16enni indagati per la morte del coetaneo avrebbe rivolto al testimone chiave della vicenda, che aveva confessato tutto al papà permettendo il ritrovamento del cadavere.
Attualmente le posizioni dei giovannismi presenti quella domenica pomeriggio al parco Baden Powell di Pescara è al vaglio da parte degli inquirenti che non escludono nessuna pista. In questo momento si stanno concentrando per riuscire a ricostruire la dinamica dell’incontro e quello che è successo immediatamente prima del delitto.
Grazie all’analisi dei cellulari del branco, attualmente in corso, gli investigatori sperano di fare chiarezza sui motivi e sulle modalità che hanno portato alla tragica morte di Thomas Luciani.