CHIETI – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, sotto la guida del Tenente Colonnello Vito Casarella e in collaborazione con la Procura della Repubblica locale, ha smascherato una truffa da circa 50 milioni di euro legata all’indebito utilizzo di crediti d’imposta connessi ai “Bonus Facciate” e “Superbonus 110%”.
L’operazione ha rivelato un articolato meccanismo fraudolento messo in atto da un sodalizio criminale con base in tre capoluoghi campani. Attraverso l’emissione di fatture per lavori mai eseguiti, il gruppo è riuscito a maturare crediti d’imposta fittizi, poi occultati attraverso una serie di cessioni e acquisti circolari di difficile tracciabilità.
I dettagli dell’indagine
L’indagine, estesa a livello nazionale, ha coinvolto principalmente otto imprese operanti nella provincia di Chieti, che si trovavano in difficoltà economiche. Queste imprese, dietro promessa di compensi, hanno partecipato attivamente alla frode, ad esempio aprendo nuove partite IVA e cedendo credenziali d’accesso ai siti dell’Agenzia delle Entrate e ai conti correnti postali.
Il Sostituto Procuratore Giuseppe Falasca ha qualificato le operazioni come ipotesi di riciclaggio, portando al sequestro preventivo dei crediti fiscali non ancora monetizzati e alla denuncia a piede libero di 16 persone: dieci provenienti dalla Campania, cinque dalla provincia di Chieti e una di nazionalità rumena.