VASTO – Continua a far discuter il progetto di variante alla SS16 sul tratto che insiste sul territorio vastese: ieri in Comune si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato sindaci del territorio, associazioni e singoli cittadini desiderosi di capire gli sviluppi di questo progetto che tanto fa temere per l’impatto ambientale che potrebbe avere sul panorama della città.
L’incontro è stato aperto dal sindaco di Vasto Francesco Menna, che dopo i ringraziamenti ai presenti, ha dichiarato: «In queste ultime settimane è stata riportata alla luce questa vicenda perché il 5 aprile scorso, l’Anas ha scritto al comune di Vasto e di San Salvo annunciando che sarebbe partita la campagna per il rilievo del traffico al fine di aggiornare gli studi trasportistici per trovare definitiva approvazione al progetto di variante alla SS16 proposta da Anas».
Tra i vari interventi quello dell’ex sindaco Giuseppe Tagliente è stato il più acceso: «Bisogna trovare comunanza di intenti, la sensazione è che in qualche modo stiamo facendo il gioco dell’Anas, che dopo averci riempito di carte, non indicando soluzioni certe, alla fine ha risposto con una lettera in cui confuta la posizione del Comune di Vasto e dice “Per quanto attiene al tratto Vasto San Salvo, tra le diverse soluzioni, quella ritenuta efficace (la migliore secondo l’analisi costi benefici) resta individuata dal tracciato avente lunghezza di 9,7 km che configura una variante fuorisede, individuabile come variante di prossimità”. L’Anas parla del niente, di una soluzione che non risolve il problema della viabilità e torna utile sono alle finanze dell’ente. Mi chiedo, è stato possibile per Termoli, per Francavilla, per Ortona, non è possibile per Vasto? A questo punto dobbiamo aprire un contenzioso con l’Anas».
Anche Emanuela De Nicolis, sindaco di San Salvo, è intervenuta durante la riunione, dichiarando: «Mi spiace che si voglia utilizzare San Salvo come capro espiatorio della vicenda. La mia amministrazione e quella che mi ha preceduto ci crede molto nel territorio, in passato una soluzione unitaria sul tracciato si era trovata. Se oggi noi dobbiamo essere un unico territorio, una forza che conta, Vasto e San Salvo devono essere uniti. Sono state fatte affermazioni assurde e gravi. È ovvio che l’Anas fa i suoi interessi e non trovando unità sul territorio ha indirizzato i fondi su altri progetti ai tempi. La variante Valle Cena è una strada alternativa, ma non c’entra con la variante alle SS16. Anche la Regione ha ribadito più volte che è assolutamente contraria a progetti di viadotti e gallerie deturpanti. Basta con questa caccia alle streghe, c’è bisogno di unità di intenti per portare a termine questo progetto»
Alla fine dell’incontro Menna ha quindi manifestato l’intenzione, concludendo, di «scrivere una lettera, firmata dai sindaci, per chiedere alla Regione, all’Anas e al Ministero un incontro per dare serenità massima sulla vicenda, cercando di svincolare risorse per la variante Valle Cena e per riuscire a raggiungere la soluzione meno impattante per il territorio».