di Anna Bontempo
VASTO – Quaranta nidi di fratino sulle spiagge molisane, trenta dei quali individuati a Termoli. È record di nidificazioni nel vicino Molise, dove i volontari dell’associazione Ambiente Basso Molise hanno registrato un incremento rispetto al 2023. Sono invece sconfortanti i dati relativi al litorale vastese, dove quest’anno l’unica nota positiva è stato il ritorno del fratino, dopo tredici anni di assenza, nella riserva naturale di Punta Aderci, dove le tre uova deposte nella sabbia sono state però predate da una volpe.
«L’incremento dei nidi sulle spiagge molisane è un segnale molto positivo» commenta Luigi Lucchese, presidente di Ambiente Basso Molise, «indica che le nostre spiagge sono salubri e che gli sforzi di monitoraggio e protezione stanno dando i loro frutti».
E se nel Molise brindano per il nuovo record raggiunto, a pochi chilometri più a nord i volontari del Gruppo Fratino che, armati di binocoli e tanta pazienza tengono sotto controllo il litorale vastese, sono in preda allo sconforto.
«Il fatto che il fratino fosse tornato a nidificare nella riserva di Punta Aderci dopo tredici anni di assenza ci aveva fatto ben sperare» – dice Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino – «purtroppo al momento della schiusa le tre uova sono state predate, verosimilmente da una volpe, nonostante il nido fosse ben mimetizzato e protetto con una doppia recinzione. Per il resto la situazione lungo la costa vastese è drammatica: del fratino non c’è neanche l’ombra a Vasto Marina. La sua assenza significa una perdita di biodiversità dell’ecosistema spiaggia, ridotta ad un luogo sterile senza i suoi abitanti naturali, cosa difficilissima da far capire alla politica», conclude Taglioli.