di Nicola D’Adamo
VASTO – Negli ultimi mesi non si parla più di nuovo Ospedale di Vasto: tutto risolto? O tutto da risolvere?
È questo il quesito che molti si pongono, dopo le notizie non buone sui debiti in campo sanitario della Regione Abruzzo e sui servizi non certo eccellenti del sistema sanitario locale.
Ma chiariamo subito – per rasserenare gli animi – che tali problemi non incidono sulle risorse da mettere in campo sull’edilizia sanitaria, giacché gli investimenti per nuove strutture vengono coperti con finanziamenti pubblici nazionali. Quindi i soldi ci sono. E sono stati stanziati con atti pubblici. Adesso il problema è «far camminare» i progetti.
Ripercorriamo alcuni momenti di questa complessa vicenda per capirne la portata e a che punto siamo.
Innanzitutto diciamo che della nuova struttura si parla dal 1999, quasi sempre nelle campagne elettorali, ma la svolta concreta – sottolineiamo con onestà – è avvenuta tre anni fa, con la Regione a guida Marsilio.
A luglio 2021 infatti la nostra ASL finalmente annunciava con tanto di foto di corredo «Nuovo ospedale di Vasto, ecco il progetto: 230 posti letto e altissima tecnologia».
Nel comunicato l’assessore alla Sanità Verì specificava con orgoglio di aver «rispettato pienamente il cronoprogramma che ci eravamo dati perché il tempo dell’attesa è finito, ora si passa ai fatti». Sulla tempistica il direttore generale Schael esprimeva soddisfazione per la progettazione del nuovo ospedale di Vasto, aggiungendo che «sarà ancora più entusiasmante realizzarlo nei tre anni previsti». (ndr i tre anni sono già passati).
Il 14 febbraio 2022 la Giunta Regionale ha approvato la «Proposta di accordo con il Ministero per i nuovi ospedali» e il presidente Marsilio annunciava: «Abbiamo finalmente progetti veri con i quali possiamo indire subito la gara per avere ospedali nuovi e adeguare così le nostre strutture agli standard più elevati. Lavoriamo dall’inizio del nostro mandato per una moderna sanità ed efficiente e per questo continueremo sulla strada che abbiamo tracciato. Entro la prossima legislatura le nuove strutture potranno essere pronte». Previsto, per i nuovi ospedali, un investimento complessivo di circa 320 milioni di euro, interamente finanziato con fondi pubblici.
Il 2 marzo 2023 la Regione annunciò: «La Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto l’intesa all’Accordo di programma integrativo per gli investimenti sanitari della Regione Abruzzo: c’è dunque il via libera definitivo alla costruzione dei nuovi ospedali di Avezzano, Lanciano, Vasto e alla realizzazione della centrale operativa 118 (con eliporto e hangar) dell’ospedale dell’Aquila». «La sottoscrizione dell’Accordo da parte del presidente della Regione e dai direttori del Ministero della Salute e del Mef, consentirà l’iscrizione delle risorse statali nel bilancio regionale e la possibilità di predisporre le procedure di gara per l’affidamento dei lavori». Per il nuovo ospedale di Vasto finanziamento di 150 milioni di euro.
Il 12 gennaio 2024 è stato siglato l’Accordo di programma tra Regione Abruzzo, Comune di Vasto e Asl per le opere di urbanizzazione primaria in contrada Pozzitello. Tale accordo è «finalizzato a definire aspetti collaterali ma propedeutici alla realizzazione del nuovo ospedale, come la variante al Piano Regolatore Generale, la realizzazione delle opere connesse e di urbanizzazione necessarie alla piena funzionalità del nuovo ospedale». Per la realizzazione di tali opere il Comune riceverà un finanziamento di 15 milioni di euro. Mentre l’ospedale verrà a costare 150 milioni di euro. Quello stesso giorno in un servizio su RaiNews il direttore Schael ha messo le mani avanyi spostando di parecchio in avanti la data di fine lavori: ci vogliono 7 anni quindi si giunge al 2031. Se va tutto bene (https://www.rainews.it/tgr/abruzzo/video/2024/01/vasto-nuovo-ospedale-nel-2031-sottoscritto-laccordo-di-programma-per-la-costruzione-del-nuovo-nosocomio-atteso-da-24-anni-f8e0facb-8f36-49cd-ac59-373d2e73d7aa.html).
Da gennaio ad ora non ci sembra di avere intercettato altre notizie sul nuovo Ospedale di Vasto.
Il dubbio di taluni è che la famosa data del 2031 slitti ancora di molti anni, tra lentezze burocratiche, intoppi legali e gestionali, lievitazione di prezzi e carenza di fondi.
Le recenti elezioni regionali sono state vinte dal centrodestra: alla Regione ed alla ASL l’arduo compito di mantenere le promesse fatte e di rispettare i previsti tempi di realizzazione. Per raggiungere tale importante obiettivo siamo sicuri che anche loro utilizzeranno i tradizionali metodi aziendali della “task force”, rinforzando la squadra che lavora al progetto e, tramite frequenti riunioni (anche settimanali se necessita), verificheranno l’avanzamento dei lavori e risolveranno eventuali problemi che di solito si incontrano in fase di esecuzione. Al Comune di Vasto il compito di rispettare i tempi di realizzazione per le opere di urbanizzazione primaria.
Aspettiamo quindi fiduciosi il 2031, anche se sappiamo che quella non è la data d’ingresso in ospedale del primo paziente. Finita la struttura, passeranno altri anni per trovare i fondi per le apparecchiature di ultima generazione e per il trasferimento di attrezzature ancora utilizzabili del vecchio ospedale. Però come saggiamente dicevano i nostri avi: “Ma’ s’accumenze, ma si finisce!” (Se mai si comincia mai si finisce!).
La realta’ odierna dice che la sanita abruzzese fa schifo e va sempre a peggiorare. Intanto continuano le barzellette sul nuovo ospedale. Una risata ci seppellira’.