CHIETI – È venuto improvvisamente a mancare Lorenzo Leporati, poeta, traduttore, saggista originario di Chieti.
Leporati ha vissuto a Siena, aveva fondato le Edizioni Noubs con Massimo Pamio. Aveva vinto il Premio Montale di poesia da giovanissimo, scriveva testi raffinati e profondi, intrisi di una potente spiritualità. Con Camillo Gasbarri aveva realizzato due preziosi libri-oggetto sui palazzi e sulle chiese di Chieti. Di origini parmensi (il suo bisnonno Dante, ufficiale postale, si trasferì da Parma in Abruzzo agli inizi del 900 e qui trovò la morte nel 1918 dopo aver contratto l’influenza spagnola), cominciò a scrivere poesie da bambino.
A vent’anni, folgorato dai Pisan Cantos di Ezra Pound, si avventurò nel vorticismo alla ricerca del proprio stile, dedicandosi nel frattempo allo studio degli ideogrammi nella poesia tradizionale cinese e giapponese. Nel 1990 si laureò in Economia a Pescara. Nel 1994 creò La casa dei parti, casa editrice specializzata in libri di poesia a tiratura limitata. Nel 1998 curò una riedizione dei Vestigj della storia del sonetto italiano dall’anno MCC al MDCCC di Ugo Foscolo. Nel 2000 fu uno dei vincitori del Premio Montale. Presente nell’antologia 7 poeti del premio Montale, (Crocetti Editore, Milano 2001). Studioso di mistica e poesia religiosa, tradusse, tra l’altro, poesie di Rabindranath Tagore, Matsuo Bashō e Yosa Buson. Seguì gli insegnamenti di Gurdjieff.
Si sono interessati al suo lavoro con interventi critici su riviste, pubblicazioni o in qualità di membri di giuria di premi letterari: Maria Luisa Spaziani, Mario Luzi, Roberto Pazzi, Franco Loi, Marco Marchi, Gabriele Mandel, Giovanna Ioli, Roberto Rossi Precerutti.