ROMA – L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) ha annunciato la sospensione dell’erogazione anticipata del trattamento di fine servizio (TFS/TFR) per i dipendenti statali a partire dal 25 aprile 2024. Questa decisione è stata presa in risposta all’esaurimento delle risorse finanziarie destinate a tale scopo.
Il TFS rappresenta un’indennità erogata ai dipendenti pubblici al termine del loro rapporto lavorativo, se assunti prima del 1º gennaio 2001, mentre il TFR è destinato ai dipendenti assunti dopo tale data. Il calcolo del TFS si basa sull’ultima retribuzione percepita, mentre per il TFR non vi è alcuna connessione con la retribuzione attuale al momento della cessazione del rapporto lavorativo.
Secondo quanto comunicato dall’Inps, le risorse finanziarie destinate al TFS/TFR nel bilancio previsionale per il 2024 sono in via di esaurimento, come indicato nel messaggio 1628 del 25 aprile 2024. Di conseguenza, l’istituto ha interrotto l’accettazione di nuove domande per l’anticipazione ordinaria di questa prestazione.
Il Regolamento relativo alla prestazione in questione, approvato con la deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Inps n. 219 del 9 novembre 2022, prevede che l’erogazione dell’anticipazione del TFS/TFR avvenga “nei limiti delle disponibilità finanziarie destinate annualmente nel bilancio dell’Inps”. Pertanto, la decisione di sospendere l’accettazione di nuove domande è stata presa conformemente a questa disposizione.
L’Inps ha precisato che questa misura rimarrà in vigore “fino a nuova comunicazione”, indicando che potrebbero essere adottate ulteriori misure o che potrebbero verificarsi variazioni in base all’evolversi della situazione finanziaria dell’istituto.