SULMONA – Un 33enne residente a Castel di Sangro è stato condannato a due anni di reclusione dal giudice del tribunale di Sulmona, per atti persecutori nei confronti della sua ex convivente. La condanna fa seguito a una serie di comportamenti intimidatori che si sono protratti per oltre un anno, dall’inizio del 2021 al 2022, culminati in un episodio di violenza fisica perpetrato in un locale pubblico, durante il quale la vittima è stata picchiata e minacciata di morte. Questo triste episodio rappresenta solo l’apice di un rapporto tormentato e abusivo che ha causato gravi danni alla vittima, sia fisicamente che psicologicamente.
Ma non è l’unico caso di violenza domestica che ha trovato riscontro nella sentenza del tribunale di Sulmona. Un 42enne residente a Sulmona è stato condannato a tre anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia. Secondo gli atti d’indagine, l’uomo avrebbe perpetrato atti di violenza e disprezzo nei confronti dei membri della sua famiglia dal lontano 2013 fino al 2020, creando un clima di terrore e oppressione all’interno del proprio contesto domestico.
Entrambi questi casi evidenziano l’urgenza di affrontare il problema diffuso della violenza domestica e di genere nella nostra società.