VASTO – Rosetta Corvino si è spenta all’età di ottantaquattro anni lo scorso venerdì, dopo una lunga malattia. Il figlio Michele ha voluto tributare la madre con questa lunga lettera.
«Buon viaggio, Mamma
Ieri al funerale di mia madre Rosetta Corvino, non sono riuscito per l’emozione, a completare il mio pensiero. Per coloro che c’erano e per tutti quanti quelli che la conoscevano e le volevano bene ci tengo ad esprimere e raccontare brevemente di lei.
Rosetta era una donna di grande determinazione e passione nel realizzare i suoi obiettivi. Nell’epoca degli anni ’60, ’70 a Vasto, le donne non godevano di piena emancipazione, ma lei si è battuta per perseguire la sua passione per la moda, che era quasi un’ossessione per l’estetica e il bello. Ha avuto successo con la sua attività, la Boutique Rosetta, che ha gestito per circa 40 anni, diventando un volto noto nell’ambito locale.
Amava il suo lavoro e vi si dedicava con grande passione, ma allo stesso tempo sapeva bilanciare l’impegno lavorativo con l’amore per la famiglia. Le sue amicizie, la vita sociale e le relazioni si svolgevano principalmente nell’ambito dell’attività commerciale, ma al di fuori di questo era completamente dedicata ai suoi figli e al marito.
Durante l’estate, si concedeva momenti di relax con viaggi o nel soggiorno nella casa di campagna, anche se non amava trascorrervi l’inverno a causa degli intensi ritmi lavorativi richiesti dalla sua attività.
Era una donna straordinaria nell’organizzazione e nell’arte delle relazioni. Nella sua attività era una “leonessa” determinata al successo e conosciuta da tutti. Ricordo che fino ai miei 26/27 anni non ero riconosciuto per il mio cognome, ma semplicemente come “Il figlio di Rosetta!”
Il termine “Boutique” per il negozio di mia madre fu suggerito da mio zio nel 1967, quando mia madre, prima del matrimonio e dei figli con il suo futuro marito Antonio, decise di aprire un “negozio di confezioni”. Quest’idea era considerata folle all’epoca, con solo due o tre negozi tradizionali a Vasto. L’idea di una boutique gestita da una giovane ragazza di 27 anni suscitava solo curiosità tra poche amiche che iniziavano a lavorare autonomamente, grazie alle opportunità che cominciavano ad aprirsi anche per le donne. Le amiche e clienti di mia madre lavoravano nella scuola o nelle prime gradi industrie appena aperte in primis SIV e Magneti Marelli. L’attività ha avuto poi successo come molti ricorderanno.
Dai messaggi che ho ricevuto dai vari cugini, zii, parenti e amici e dall’affetto che molti mi hanno dimostrato, ho riflettuto sulla sua grande capacità di relazionarsi con le persone e di lasciare il segno in chi l’ha conosciuta.
Come mamma è stata affettuosa e premurosa, grande consigliera e spronatrice nello studio e nel lavoro. Visionaria nel vedere che i tempi cambiavano e che le opportunità e le gratificazioni per i figli dovevano essere altre.
Negli ultimi anni ha sofferto per una malattia che man mano si aggravava ma ha avuto attorno a sé, oltre alla famiglia, persone amorevoli che l’hanno supportata e aiutata e che ringrazio di cuore.
Grazie mamma, quanto siamo stati fortunati io e Luca ad avere avuto una mamma come te!
Un bacio, Michele».