Di Nicola D’Adamo
VASTO – A rappresentare la provincia di Chieti nella nuova giunta Marsilio sarà Tiziana Magnacca (FdI), ex sindaco di San Salvo, a cui sono state conferite le deleghe alle attività produttive (industria, commercio e artigianato), ricerca industriale, lavoro. Deleghe importanti, in una regione dove questi settori contribuiscono in maniera corposa al Pil dei vari territori.
La sua nomina è stata salutata con favore dai suoi numerosi elettori, ritenendola capace di affrontare un impegno cosi oneroso. Capacità e competenza che vengono da due mandati come sindaco di una città industriale come San Salvo e da brillanti risultati ottenuti dalla sua amministrazione, tra cui l’insediamento in loco della grande struttura Amazon, con tanti posti di lavoro.
Ieri il suo debutto a Pescara al convegno “Nuovi modelli di sviluppo economico sostenibile per le imprese del territorio”, rimarcando che la Regione Abruzzo ha già adottato il documento della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile che si concretizza su 5 Aree Strategiche: digitalizzare per competere; Infrastrutturare l’Abruzzo cerniera dell’Adriatico; Tutelare il territorio per centrare la transizione verde; Includere per contrastare le fragilità; Riequilibrare l’Abruzzo per un benessere diffuso.
Queste sono le linee guida, purtroppo però il suo insediamento in Regione avviene in un momento in cui l’industria italiana non brilla per risultati positivi. Proprio l’altro ieri, infatti, sui media finanziari apparivano titoli di questo tenore: “Produzione industriale, in Italia scende per il 13esimo mese di fila. A febbraio -3,1% su base annua” (Milano Finanza). Più in dettaglio veniva specificato che l’indice “complessivo” del -3,1% su base annua riguarda la diminuzione nei principali raggruppamenti di industrie, dai beni intermedi (-2,1%) all’energia (-4,2%) ai beni di consumo (-5,3%). Fanno eccezione i soli beni strumentali (+1,7%)”.
Questo è il quadro di riferimento, il lavoro non sarà facile. Sono settori in rapidissima trasformazione in un mondo che cambia ogni giorno, sia per le continue innovazioni che per le modifiche del contesto socio-politico.
Il compito dell’assessorato regionale alle attività produttive indubbiamente da sempre si gioca su due piani: da un lato cercare di frenare il calo dell’attività produttiva delle imprese del territorio, che operano in mercati sempre più difficili; dall’altro lato cercare di attrarre investitori nazionali e internazionali per l’insediamento di nuove attività economiche in Abruzzo.
Quali sono i dossier aperti che l’assessore Magnacca si trova sulla sua scrivania?
Parlando di situazioni vicini a noi, sicuramente i grossi problemi legati al settore automotive del Chietino che va verso l’elettrico. I rapporti tra Stellantis e Governo nazionale non sono idilliaci. Di riflesso nubi si addensano sulla stabilimento ex Sevel di Atessa dove lavorano oltre 5.000 persone, con un indotto che dà lavoro ad altrettante unità. Non meno preoccupanti sono le situazioni di Denso e Pilkington, con frequenti annunci di crisi ed esuberi. Tutti temi questi che vanno trattati con estrema accortezza perché ogni crisi aziendale della grande industria significa perdita di centinaia di posti di lavoro.
Altro dossier riguarda il calvario dei 70 dipendenti della Sabino Esplodenti di Casalbordino, ora in CIG, ma con un futuro incerto sul destino dell’azienda che potrebbe anche essere chiusa definitivamente dopo gli incidenti sul lavoro.
Nel settore energia ci sono progetti di pale eoliche che sollevano sempre proteste degli ambientalisti. Parlando dei progetti più vicini a noi, uno sulle colline del medio e alto Vastese e un altro a mare aperto già a buon punto con le autorizzazioni. È il “Parco eolico offshore Medio Adriatico” della NP Francavilla Wind Srl che prevede 54 turbine eoliche, da ubicare al largo della costa vastese, in acque internazionali, di fronte al Porto di Punta Penna e alla Riserva di Punta Aderci. In campo energetico l’assessorato dovrà seguire tramite Arap anche la riconversione dell’ex Cotir di contrada Zimarino a Vasto per la produzione di idrogeno.
Ma l’assessore Magnacca non ha solo l’industria, ha anche la delega al Commercio, settore che negli ultimi anni sta vivendo grandi cambiamenti. Prima i grandi centri commerciali e poi le vendite online (accelerate con il periodo del Covid), hanno determinato la crisi irreversibile del commercio al minuto e dei piccoli negozi. Nel decennio 2013-2023 sono sparite complessivamente, oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante (il Sole24ore). In Abruzzo secondo la Confesercenti nel 2013 avevano aperto in totale 1.039 nuove attività commerciali, nel 2023 solo 463, vale a dire il 55 per cento in meno rispetto al 2013. “Fra le regioni del sud è il dato più allarmante, il dato peggiore anche rispetto alle altre regioni adriatiche”. È chiaro a tutti che la situazione è drammatica e continuerà a complicarsi in futuro. Si potrà fare qualcosa? Magari facendo leva sulle peculiarità e potenzialità tipiche dei nostri territori? O magari varando normative adeguate che diano soddisfacenti risultati? Il comparto rappresenta una delle voci più importanti della nostra economia e dà lavoro a migliaia di persone.
Altra delega dell’assessore Magnacca è “Ricerca e Innovazione Industriale”: incarico importante in linea con gli obiettivi UE per il varo di iniziative tese a rafforzare la crescita e la competitività delle imprese attraverso il sostegno di processi di transizione verde e digitale; e di politiche finalizzate alla ricerca e alle specializzazioni innovative e ad alta intensità di conoscenza. In particolare la grande innovazione dell’intelligenza artificiale che avrà un impatto determinante nelle aziende abruzzesi e richiedere tempi di adeguamento molto stretti, pena un inesorabile declino.
E nel caso ci sia bisogno di specialisti e ricercatori non dimentichiamo che gli abruzzesi registrati all’AIRE sono 180.000 e che in mezzo a loro ci sono centinaia e centinaia di “cervellli” che vivono all’estero. Un loro rientro sarebbe auspicabile, i territori si sono impoveriti.
Come si vede nell’assessorato di Tiziana Magnacca il lavoro non manca! L’Abruzzo ha bisogno di cambiare: le iniziative e i provvedimenti da varare sono veramente tanti.
Una volta in azienda si diceva che se vuoi migliorare devi fare le stesse cose che fa il “primo della classe”. Probabilmente vedendo come si muovono nel settore le regioni del nord, magari si trova qualche buona idea da replicare anche da noi in Abruzzo.
Infine, non dimentichiamo che il risultato finale di questo assessorato è l’occupazione.
Da sempre si dice che il “mercato del lavoro” è il termometro più veritiero dello stato di salute dell’economia reale di un territorio. Niente di più vero. Solo che oggi tra innovazioni tecnologiche, digitale, intelligenza artificiale e altro si sente parlare solo di esuberi.
Una bella sfida bloccare questo trend!
Auguri di Buon Lavoro assessore Magnacca.