VASTO – Nella domenica odierna, Don Domenico Spagnoli, ci invits a riflettere sul significato della resurrezione e della trasfigurazione del corpo secondo il Vangelo.
Don Domenico ha aperto il suo discorso con un richiamo alla concretezza del Vangelo, sottolineando che non si tratta di una favola o di un mito, ma di una testimonianza autentica della presenza e dell’opera di Gesù Cristo nella storia dell’umanità. Ha insistito sul fatto che Gesù non è un fantasma, ma una realtà tangibile che ha attraversato la morte per risorgere in una nuova forma di vita.
Ci ha trasportati mentalmente nel cenacolo, il luogo dove Gesù si è manifestato ai suoi discepoli dopo la sua risurrezione. In particolare, ha richiamato l’episodio dei due discepoli di Emmaus, che avevano incontrato il Signore lungo la strada e lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Questo Gesù pellegrino, che aveva riscaldato i loro cuori con la sua presenza e il suo insegnamento, aveva mostrato loro il destino della sua passione e risurrezione.
Gesù si è presentato ai suoi discepoli spaventati e increduli. Don Domenico ha enfatizzato la bellezza della risposta di Gesù a queste paure e dubbi: si è mostrato come un corpo trasfigurato. In questo modo, ha sottolineato che il nostro stesso corpo è destinato alla gloria, alla trasfigurazione.
Si tratta di un invito profondo alla riflessione su come il nostro corpo, quando vissuto secondo i valori evangelici e per il bene degli altri, è chiamato alla risurrezione.
Don Domenico Spagnoli ci lancia un richiamo a guardare oltre le apparenze e a coltivare la fiducia nella promessa di vita eterna che il Signore ha fatto a ciascuno di noi.
Buona domenica a tutti.