CHIETI – Chieti è una città che va letta, serve ottenere le chiavi d’ingresso per scoprirne i molti tesori. È un piacere esserci, un luogo di incontri dove la storia, la cultura, l’arte, regnano in modo avvincente e attraente, tanto da esserne rapiti. Oggi ci attende la Presidente del Club per l’Unesco di Chieti, Cinzia Di Vincenzo che ci parlerà di pace, accoglienza, libri e molto altro, con il sorriso che la contraddistingue, una donna che abbraccia e invita all’ascolto.
Il Club per l’Unesco che promuove e sostiene una vasta gamma di eventi dedicati alla pace, allo studio, alla storia, alla sostenibilità, al sociale e alla cultura in generale, estende la sua opera anche oltre i confini territoriali, e offre una mano solidale alla comunità.
Un’altra realtà degna di nota è “Il Giardino delle Pubbliche Letture”, un progetto ideato dal comitato cittadino per il rilancio di Chieti. “Il Giardino delle Pubbliche letture” ha riscosso notevole successo dando vita a numerosi eventi di rilievo dove le parole assumono un ruolo centrale e l’arte regna sovrana.
Ora rivolgiamo alcune domande a Cinzia Di Vincenzo che ci guiderà attraverso queste iniziative illustrandoci i momenti salienti e le sfide, senza trascurare gli aspetti sociali, emotivi e organizzativi che ne caratterizzano l’essenza.

Cinzia, che cosa avete in programma di offrire attraverso le numerose iniziative intraprese dal vostro Club per l’UNESCO e qual è la visione che state progettando per il futuro?
«Tra gli innumerevoli temi che un Club per l’Unesco può affrontare per declinare in ambito locale la propria mission, in questo anno abbiamo messo al centro, senza trascurare altre iniziative di rilievo, quello della ricorrenza dell’80mo anniversario della Liberazione di Chieti e della sua provincia dall’occupazione nazifascista. E lo abbiamo fatto con un progetto rivolto prioritariamente alle scuole, realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Chieti. Con questa Istituzione abbiamo in atto un protocollo di valorizzazione e promozione del patrimonio documentale storico del territorio. Il progetto per l’80mo è molto articolato e in particolare prevede laboratori didattici in archivio, dove gli studenti imparano a consultare documenti storici attraverso una scheda di analisi e guidati da studiosi e archivisti. Ogni studente conclude il laboratorio illustrando agli altri compagni di classe il contenuto della ricerca. Quindi l’intera classe sarà a conoscenza di tutti i documenti messi a disposizione. Si costruisce così un racconto di ciò che le “carte” custodiscono e tutti i ragazzi sono protagonisti. La presenza nelle sale studio dell’Archivio, circondati da documenti, volumi antichi, a contatto con studiosi e adeguandosi alle regole come gli utenti adulti, rende la visita una esperienza coinvolgente e speciale che li affascina moltissimo».
L’UNESCO promuove la pace e la conoscenza; in che modo il vostro operato influisce sulla comunità circostante?
«Il Preambolo dell’Atto Costitutivo dell’UNESCO dichiara che “le guerre nascono nell’animo degli uomini ed è l’animo degli uomini che deve essere educato alla difesa della pace”. Cito ciò per evidenziare che le nostre iniziative mirano a sensibilizzare e scuotere le coscienze. La storia locale, la tragedia della seconda guerra mondiale che nella nostra provincia ha avuto un cruento fronte bellico, ci consente di parlare di guerra non in astratto, ma con testimonianze evidenti nei racconti delle persone, nei segni da riscoprire nei paesi, nelle città, nelle carte consumate e ingiallite che contengono atti e informazioni di straordinario interesse».
Quali sono gli eventi e gli appuntamenti imminenti organizzati dal Club e da “Il Giardino delle pubbliche Letture”?
«Il Club per l’Unesco di Chieti, come numerose associazioni, aderisce al Giardino delle Pubbliche Letture, una associazione di promozione sociale, che si presenta come una rete di singoli ed organizzazioni accomunati dalla volontà di costruire una cittadinanza culturale capace di individuare obiettivi comuni. L’iniziativa più impegnativa che ci attende è in occasione del Maggio dei Libri con una Maratona di Lettura che coinvolgerà 500 lettori. Si tratta di una sfida ambiziosa rispetto alle passate modalità, infatti sono state portate a 50 le ore che ininterrottamente vedranno cinquecento tra cittadini, autorità, personalità, giovani, bambini, alternarsi ininterrottamente per 50 ore sul palcoscenico del prestigioso Teatro Marrucino, leggendo pagine di 50 autori che attraverso pensieri, storie, testimonianze che partono dalla Bibbia per arrivare ai giorni nostri, ci interrogano e inquietano su quello che, da sempre, è il tema più angoscioso del genere umano, LA GUERRA, per poter esaltare ancora di più il valore assoluto della PACE. Ecco che la Maratona, con questa forza e in questo momento storico, diviene così ben più di evento di promozione del valore sociale del Libro, ma un presidio della cultura della pace, una testimonianza di impegno civico affinché dai luoghi di cultura si levi forte e chiaro questo messaggio: NO alla Guerra!»
Qual è stata la risposta della comunità, in particolare dei giovani, nei confronti delle vostre iniziative?
«Altre le novità di questa edizione, proprio per rafforzarne il valore di testimonianza di una comunità ampia: la prima è la partecipazione dei giovani non solo alla manifestazione ma anche alla sua preparazione già nella fase di scelta dei testi da cui saranno tratti i brani. Sono stati infatti coinvolti il Consiglio Comunale dei Ragazzi e la Consulta Provinciale degli Studenti; la seconda investe tutta la regione in quanto è entrata nell’organizzazione la Bibliars, la Rete delle biblioteche scolastiche abruzzesi.
A proposito di giovani e del loro coinvolgimento mi fa immenso piacere cogliere l’opportunità di questa intervista per riportare un importante risultato raggiunto insieme alle organizzazioni studentesche a proposito di spazi di qualità a disposizione dei giovani per studio e attività artistiche. Alcuni mesi fa “Il Giardino delle Pubbliche Letture … e non solo” ha sottoscritto con la Direzione Musei Abruzzo una convenzione che consente la realizzazione di un innovativo progetto. Di fatto un apripista nazionale messo in atto attraverso la disponibilità gratuita agli studenti, di idonei spazi all’interno del complesso museale La Civitella, per attività artistiche e di studio nonché formative, nell’ambito degli scopi di pubblica fruibilità ed educazione al patrimonio. Ciò amplifica la vocazione di un complesso architettonico e museologico, quale la Civitella, nato già come polo culturale polivalente, e ne valorizza il ruolo di riferimento come spazio di qualità per i giovani che hanno manifestato il bisogno di luoghi extrascolastici di studio, di ricerca, di creatività artistica, in diverse iniziative e consultazioni pubbliche promosse, in particolare, dall’APS “Il Giardino…” che, come da compiti assunti con la convenzione, ha cura di realizzare diverse attività formative e di promozione, di concerto con gli studenti e la Direzione del Museo».
Ci congediamo con l’invito a varcare le porte di questa splendida città, sorprendentemente viva, ricca di avvenimenti e ridente. Una popolazione che offre asilo e invita i commensali a rifocillarsi con il suo stesso cibo. Non si può non partecipare a tale banchetto, siamo tutti invitati e la festa sta per cominciare.
Maria Zaccagnini (Vasto Domani, Marzo 2024)