PALMOLI – «Il 4 e il 5 aprile scorsi si sono svolti, presso le sale consiliari di Palmoli e Fresagrandinaria, due incontri pubblici informativi volti a illustrare, alla presenza delle amministrazioni comunali e della cittadinanza, le opportunità che le Comunità Energetiche Rinnovabili e i sistemi di autoconsumo diffuso per la condivisione di energia rappresentano per i territori».
Inizia così il comunicato congiunto diffuso dai Comuni di Palmoli e Fresagrandinaria in merito alla realizzazione delle CER: «Le Comunità Energetiche Rinnovabili, fenomeno già diffuso in Italia e in Europa, ma che ora trova un quadro normativo di riferimento che ne sostiene la nascita e lo sviluppo, sono uno strumento a disposizione delle comunità locali per contribuire dal basso al processo di transizione energetica e allontanarsi progressivamente dalla dipendenza dalle fonti fossili, perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Con le CER si vogliono realizzare, nei territori, innovative comunità di autoproduzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili che mettono insieme cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, associazioni, enti religiosi e del terzo settore che condividono l’energia elettrica rinnovabile da loro stessi prodotta, traendone numerosi benefici ambientali, economici e sociali. L’avvio di una comunità energetica permette di accedere a incentivi in conto esercizio (di durata ventennale) e in conto capitale a fondo perduto per i Comuni con meno di 5.000 abitanti (fondi PNRR), cumulabili anche con altre forme di incentivazione» hanno continuato dai Municipi.
I due incontri pubblici, promossi dalle amministrazioni comunali di Fresagrandinaria e di Palmoli come avvio dei percorsi di costituzione delle CER sui rispettivi territori, sono stati condotti dai tecnici Luca Rossi e Tommaso Muzzetto, esperti del settore energia e rinnovabili,
e Valentina Stefano, esperta giuridico-amministrativa e in progettazione territoriale. «L’incontro», spiega Lino Giangiacomo, sindaco di Fresagrandinaria «è propedeutico all’avvio del percorso di costituzione della CER di cui l’amministrazione comunale non si limita a farsi promotrice, ma in cui avrà ruolo di capofila e pioniere, facendosi quindi, in qualche modo, anche garante del processo innovativo. Al momento abbiamo già diverse richieste di adesione, ma contiamo che con il tempo la comunità prenderà confidenza con lo strumento e molti più cittadini vorranno coglierne le opportunità, unendosi al progetto che avremo avviato”».
Gli ha fatto eco Giuseppe Masciulli, sindaco di Palmoli, che ha fatto sapere: «Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano un mezzo per sostenere la produzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili attraverso il protagonismo dei territori e la condivisione di valore, sui cui puntiamo e investiamo anche per contrastare i grandi impianti indiscriminati sul territorio, in continuità con il messaggio che, insieme ad altri Comuni, stiamo affermando nell’ambito del movimento contro l’eolico indiscriminato».
