VASTO – Il 4 aprile alle 21 è andata in scena La Scorciatoia tratta da Tempo di uccidere di Ennio Flaiano, il primo evento in calendario dei «Giovedi Rossettiani». La rassegna prevede cinque eventi ricavati da grandi opere della letteratura (La Gloria di Giuseppe Berto, Moby Dick di Melville, , scene dall’Inferno di Dante, Il Vecchio e il mare di Hemingway). Il prof. Gianni Oliva, Direttore del «Centro europeo di studi rossettiani», introducendo la serata ha illustrato le finalità del «Teatro di parola» , la categoria a cui si ispirano gli eventi in programma. Un teatro che ha come serbatoio la grande letteratura e che si ispira al teatro antico che aveva come protagonista la voce dell’attore, l’unico strumento della narrazione. Il teatro-ha ricordato Oliva- è del resto il primo germe della nascita della comunità. Lo spettatore è coinvolto in una giostra di emozioni che parlano alla propria coscienza, come già aveva intuito Pasolini e prima di lui Pirandello, che concepiva il teatro come «stanza della tortura», mezzo di riflessione e di maturità della persona. Non un teatro di solo intrattenimento, dunque, ma un mezzo per stimolare la coscienza dello spettatore.
A farla da padrone sulla scena è stato Domenico Galasso, un attore dalla forte intensità espressiva che ha letteralmente incantato il pubblico, costretto a seguire la tortuosa vicenda di coscienza del soldato italiano durante la campagna d’Africa tratta da Tempo di uccidere di Ennio Flaiano. La recitazione di Galasso ha evocato immagini, volti, paeaggi, azioni con il solo ausilio della voce nuda (senza microfono), intonata sapientemente con alti e bassi, accompagnata da una gestualità significativa propria di una grande mimo. Il pubblico era esterrefatto di come la storia narrata arrivasse con facilità e sembrasse scorrere come un film, pur senza le immagini. Un’ora dunque di grande teatro, che ha affascinato letteralmente i numerosi spettatori presenti.
Giovedi 11 aprile il secondo evento sarà dedicato alla vicenda di Giuda e al suo rapporto con Gesù, dalla conoscenza al tradimento e alla ragioni del tradimento stesso. Sarà di scena Pietro Faiella che si cimenterà con un testo tratto da La Gloria di Giuseppe Berto.
Nonostante le numerose richieste sono ancora disponibili gli abbonamenti e i biglietti per la serata :
Info e vendite Do it your self, Via Alfieri 35, 4 piano tel. 060406
Abbonamenti 50 euro, singolo evento euro 15.