ROMA – Il recente approvazione del Ddl Semplificazioni da parte del Consiglio dei Ministri ha aperto le porte a significativi cambiamenti nel settore della sanità, con particolare rilevanza per i pazienti seguiti dai medici di medicina generale. Tra le novità più rilevanti, spicca l’introduzione della telemedicina per la gestione dei certificati di malattia, proponendo un nuovo approccio nel rapporto tra medico e paziente.
Attualmente i primi tre giorni di malattia di un lavoratore dipendente non godono di indennizzo da parte dell’Inps, che inizia a erogare un contributo pari al 75% dell’ultima retribuzione a partire dal quarto giorno di assenza.
La proposta avanzata dal Ddl Semplificazioni prevede l’istituzione di video-consultazioni. Medico e paziente si collegheranno tramite piattaforme come WhatsApp o altri canali simili per discutere dello stato di salute e stabilire la durata presumibile della convalescenza, informazione poi comunicata al datore di lavoro, salvo eventuali proroghe.
Il dibattito su questi cambiamenti è acceso. Da un lato, si evidenzia il potenziale della telemedicina nel rendere più accessibile l’assistenza medica, soprattutto in situazioni di emergenza o di difficoltà di accesso alle strutture sanitarie. Dall’altro, vi sono preoccupazioni riguardo alla qualità delle diagnosi e alla perdita di contatto umano nel rapporto medico-paziente.
Resta da vedere come verranno affrontati questi interrogativi e quali saranno le eventuali modifiche apportate alla proposta iniziale. Quel che è certo è che il Ddl Semplificazioni sta aprendo la strada a un nuovo modo di gestire le malattie, introducendo la telemedicina come una componente fondamentale della pratica medica moderna.