Di Anna Bontempo
VASTO – Una tartaruga palustre nativa, Emys orbicularis, è stata rinvenuta nella riserva naturale Marina di Vasto dalla dottoressa Francesca Tantalo, collaboratrice della professoressa Angela Stanisci, docente all’Università del Molise. Il ritrovamento riguarda due individui della lunghezza di circa 18-20 centimetri (coda esclusa) rinvenuti all’interno di un fosso che dista circa 1,3 chilometri dal torrente Buonanotte.
«Per la riserva Marina di Vasto si tratta di un bel ritrovamento», spiega Angela Stanisci, «l’habitat di questa specie è rappresentata dai fossi che, proprio in questi giorni, stanno pulendo dalle canne. La tartaruga si sta svegliando ora dal periodo di ibernazione ed è molto vulnerabile, in quanto è ancora un po’ rallentata e ha fame, quindi potrebbe essere facilmente schiacciata dai trattori. Questo non è il periodo per fare pulizie di questo tipo, è riportato anche nel disciplinare», conclude la docente universitaria che si sta occupando del progetto Life Calliope. La riserva Marina di Vasto è uno dei siti interessati per i quali si sta aggiornando i dati sulla fauna di interesse comunitario e conservazionistico.
In quest’ottica il rinvenimento della tartaruga assume particolare rilevanza. Il Life Calliope è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea per la protezione e il miglioramento degli ambienti costieri e marini. Dell’iniziativa – che vede la regione Abruzzo capofila con partner l’Università del Molise e il comune di Vasto – si parla dal 2017, cioè da quando l’ente partecipò ad un bando.
Il ritrovamento della tartaruga palustre coincide, però, con un periodo non facile per la riserva Marina di Vasto dove sono stati abbattuti 75 pioppi – ritenuti pericolosi per la incolumità dei frequentatori della pista ciclopedonale – che verranno sostituiti con 79 lecci. La piantumazione è in corso, ma è evidente che l’area protetta, dopo un simile intervento, ha subito un notevole impatto ambientale che ha modificato il paesaggio. Anche la scelta di piantare solo lecci, senza diversificare le specie botaniche, ha destato qualche perplessità. Sull’intervento ha riferito di recente, in consiglio comunale, l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano rispondendo ad una interrogazione presentata dalle consigliere comunali Maria Amato e Alessandra Notaro della lista civica La Buona Stagione e dai colleghi Alessandra Cappa e Giuseppe Soria del gruppo Vasto Popolare e Liberale.