Di Anna Bontempo
VASTO – Costruzione del «campo largo» in città in vista delle elezioni comunali del 2026, rilancio dell’azione amministrativa e «capitalizzazione del risultato elettorale» che, fuori dal politichese, vuole dire che l’ala «progressista» della coalizione vuole contare di più nel centrosinistra locale. Se ne è parlato oggi nel corso della conferenza stampa indetta nella sede elettorale di corso Garibaldi dall’assessore Paola Cianci, candidata nella lista Abruzzo Insieme alle elezioni regionali del 10 marzo. Ad affiancarla Francesco Del Viscio, capogruppo consiliare di Sinistra per Vasto, Mario Enrico Testa, coordinatore cittadino della lista e Fabiana Spadaccino.
L’analisi della sconfitta è per certi versi spietata.
«È stata una sconfitta per il centrosinistra. E se oggi ci troviamo a dover sottolineare questa cosa è perché nelle ore successive al voto e ancora oggi continuano delle analisi indulgenti che probabilmente mistificano troppo la realtà», attacca Cianci, «abbiamo sentito troppi se, troppi ma , troppi distinguo. Inutile nascondersi dietro un dito: il centrosinistra è stato battuto, non serve andare alla ricerca di isole elettoralmente felici senza fare un’analisi reale della situazione e avallando tesi assolutorie».
E poi l’analisi. «Fratelli d’Italia, che incarna i valori della destra, continua ad essere il primo partito d’Abruzzo, il primo della provincia di Chieti e il primo a Vasto», riprende l’assessore, «importa poco a me e a chi mi sta a fianco essere arrivati secondi. Durante la campagna elettorale siamo stati tutti convinti, ad un certo punto, che la partita fosse aperta e che il margine tra le due coalizioni si fosse estremamente ridotto. Forse è stato un miraggio, un abbaglio però si è pensato, forse sbagliando, che la sola figura di Luciano D’Amico potesse rimuovere le difficoltà e le incongruenze della nostra coalizione. Si pensato che il campo largo, una formula che condividiamo, potesse essere vincente, però il campo largo non può sostituire i numeri. C’è stato uno scarto importante tra le due coalizioni pari al 7%. In cosa abbiamo sbagliato? Abbiamo pensato di poter vincere le elezioni durante la campagna elettorale, ma questo non basta. Bisognava lavorare nei cinque anni precedenti, non si può pensare di vincere soltanto con il lavoro, seppur buono, dei singoli consiglieri regionali. Non si costruisce l’alternativa durante la campagna elettorale. Il lavoro andava fatto prima. Non si vince con i tatticismi politici che non sono mancati neanche nella composizione delle liste. Andava fatto un lavoro a monte».
La capitalizzazione del risultato
«Il risultato di oggi ci serve per costruire una alternativa politica, è un punto di partenza», sostiene Cianci, «noi non possiamo essere contenti del risultato della coalizione, ma siamo sicuramente soddisfatti del risultato della mia candidatura. Una candidatura che qualcuno ha avversato senza riuscirci. Rispetto all’analisi del risultato noi abbiamo raddoppiato su Vasto rispetto alle elezioni comunali del 2021, quando come lista prendemmo 1.162 voti, mentre io a livello personale ne presi 664 e alle elezioni regionali 2060. Da questi dati dobbiamo ripartire per giocarci la partita per il 2026. Noi ci saremo con forza alla luce di questo risultato in un ruolo di prima linea, mettendo al centro due parole: sinistra e rinnovamento».
Rilancio dell’azione amministrativa
«Il risultato di queste elezioni è chiarissimo, ha vinto il centrodestra», è la premessa di Del Viscio, «Il centrosinistra a Vasto oggi ha bisogno di un rilancio e di un rafforzamento, ce lo dice questo risultato elettorale che ci impegna a ragionare sul rilancio dell’azione amministrativa al di là di letture ottimistiche. Noi rappresentiamo il campo progressista. Il risultato ci ha rafforzato e ci motiva ancora di più. Utilizzeremo questa motivazione per rilanciare il nostro programma cittadino. Vogliamo essere presidio di legalità e di sostenibilità. Penso alla zona industriale di Punta Penna, a quello che sta succedendo. Non possiamo permetterci progetti che possono ulteriormente compromettere la situazione. È lo stesso approccio che avremo su tutta la costa. La Costa dei trabocchi deve essere uno strumento di identità e di sviluppo. No alla cementificazione, no alla distruzione del patrimonio ambientale, si alla valorizzazione. Siamo convinti noi di Sinistra per Vasto che esistono mille formule per valorizzare il territorio senza comprometterne la bellezza e il valore paesaggistico».
Il campo largo
«Il campo largo si costruisce sui temi e sui contenuti, non sui numeri», risponde Cianci ai giornalisti che chiedono se quella formula si potrà replicare anche a Vasto, «quindi sicuramente per il 2026 noi dobbiamo costruire una coalizione che non sia la somma di gruppi e di liste, ma sia una condivisione di contenuti e programmi. Il campo largo laddove non condivide gli obiettivi non è in grado di governare in caso di vittoria. L’impegno è lavorare per la costruzione di un centrosinistra che non sia solo all’altezza di vincere le elezioni, non deve essere solo un modello estemporaneo».
E infine Testa che mette in evidenza il ruolo dei giovani.
«Nel 2026 le giovani generazioni dovranno essere protagoniste della politica», avverte il coordinatore cittadino di Sinistra per Vasto.
