Di Anna Bontempo
VASTO – «Fosso Marino per tutti è un canale di scolo, cioè una fogna, ma le carte idrografiche raccontano un’altra cosa». Inizia così il servizio della trasmissione televisiva “Mi manda Rai Tre” andato in onda il 16 marzo. Ai microfoni del giornalista Alessio Aversa, giunto sul posto a Vasto Marina per documentare la situazione del canale che sfocia nei pressi del pontile e che l’anno scorso è stato oggetto di ben tre divieti di balneazione, ci sono Stefano Taglioli e Lino Salvatorelli.
«È un normale corso d’acqua», dice Taglioli, «e non una fogna come molta gente continua a definirlo: non solo semplici cittadini ma anche la stampa. Non è assolutamente così. A Fosso Marino dovrebbero confluire solo acque piovane, in realtà nella vasca di decantazione ci finiscono probabilmente delle acque nere, dovute chissà a scarichi abusivi».
Il giornalista si è poi collegato al telefono con il sindaco Francesco Menna. «Stiamo parlando di un canale di acque bianche, non del delta del Nilo», precisa il primo cittadino, che smentisce anche la tombatura del canale in occasione del Jova Beach Party, ricordando che «nel corso degli anni tutti gli scarichi abusivi che sono stati rinvenuti sono stati regolarmente segnalati alla Procura e alcuni condomini hanno ricevuto multe da 6mila a 60mila euro e sono andati sotto processo penale per danni ambientali».
È evidente che il sindaco si riferisce a situazioni pregresse, ma qui si apre un altro capitolo: cosa è invece emerso dalle videoispezioni effettuate lo scorso anno? Di queste indagini eseguite da una ditta specializzata – la Solmas di Pescara – tramite un robot telecomandato non si è mai saputo nulla, nonostante un accesso agli atti effettuato dalle associazioni. Che ora, dopo la trasmissione “Mi manda Rai Tre”, tornano alla carica.
«Chiediamo al sindaco di Vasto di dare evidenza pubblica – nei modi consentiti – dei documenti che attestano le sanzioni erogate ai condomini (o a un singolo condominio) insistenti su Fosso Marino per scarichi abusivi nello stesso corso d’acqua e richiamate dal sindaco durante la trasmissione», scrivono in una lettera aperta Taglioli (Gruppo Fratino), Salvatorelli (Arci) e Davide Aquilano (Italia Nostra del Vastese), «di sanzioni elevate in tempi recenti da questa amministrazione comunale non avevamo mai avuto notizia, ma potrebbe essere un deficit di info degli scriventi sulla questione.
Se, invece, si tratta di controlli risalenti a molti anni fa, se non addirittura alla amministrazione comunale del precedente sindaco, crediamo che tali esiti non abbiano valore probante per i fatti susseguiti dal 2019 in poi e oggetto della trasmissione.
Sarebbe cosa giusta e importante, ripetiamo, dare evidenza pubblica a queste sanzioni, ovviamente nei limiti del rispetto delle norme sulla privacy. Non è cosa di poco conto (anche) considerando che della richiesta di avere notizie sulla videoispezione sulla parte “tombata” del corso d’acqua mai ci è stato dato riscontro, e allora approfittiamo della presente per sollecitare la risposta. Tali notizie permetterebbero, nell’interesse di tutta la città (politica, operatori economici, ecologisti, cittadini e turisti), di avere un quadro conoscitivo più ampio della questione che, nel pregevole ambiente costiero di Vasto, coinvolge anche i recenti divieti di balneazione nella zona oggetto della presente lettera aperta», concludono Taglioli, Salvatorelli e Aquilano.
È una situazione che si protrae da anni…. E se sei a destra del fosso Marino in alcuni giorni… E con un vento in particolare… La puzza è terribile…. Bisogna adeguare la rete fognaria al numero di abitanti che vasto marina raggiunge ge nel periodo estivo