ABRUZZO – Si è svola questa mattina la conferenza stampa dei Riformisti e Civici, con il presidente regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro, ed il segretario regionale dei socialisti Giorgio D’Ambrosio
«Rimane l’amarezza per solo 3000 voti a non avere eletto in consiglio regionale, roba da 0, 2-0,3%, ma altrettanto rimane l’orgoglio di aver dato di tutto per Luciano D’Amico. Tutto ciò è stato possibile alla generosità delle nostre candidate e candidati, che ringraziamo. Un dato importante – sottolinea D’Alessandro, si è verificato: oltre il 63% degli elettori che ha votato Riformisti e Civici non ha espresso preferenza sui candidati, ma solo sul simbolo, ciò significa che è passato un voto di opinione sul progetto della casa dei riformisti che abbiamo costruito. Nonostante si sia puntato su Abruzzo Insieme in una succursale di tutti, con civici e finti civici, che di fatto ha eletto ma era una lista elettorale, non un progetto politico. Al pari dell’ associazione 305 evaporata prima delle regionali».
«Per queste ragioni, Riformisti e Civici andranno avanti a partire dalle prossime elezioni comunali» annunciano D’Alessandro e D’Ambrosio.
«Durante lo stallo sulla candidatura a Presidente, tra PD e Azione – spiegano i Riformisti e Civici – siamo stati noi a risolvere la crisi del tavolo politico portando tutti su Luciano D’Amico, questa è la verità, e su questa scelta abbiamo accettato ogni veto e forzatura, qualcuno doveva risolvere i problemi a D’Amico e lo abbiamo fatto noi. Mancano all’appello almeno 4-5% del Movimento 5Stelle, dove è chiaro che una parte di quell’elettorato ha votato a destra. Dopodiché riconosco a Gianluca Castaldi il grande lavoro unitario che ha portato avanti, e se si è fatta la coalizione è stato grazie al suo e al nostro lavoro, questo lo sanno tutti e glie lo voglio riconoscere»
«Ciò che non abbiamo capito e condiviso – riprende D’Alessandro – è quando si è passato dal “campo D’Amico” al campo largo. La politicizzazione di D’Amico credo non sia stata la scelta giusta, della quale noi abbiamo dovuto prendere atto durante le elezioni. Doveva essere D’Amico contro il resto del mondo. Del resto se solo in Abruzzo si è fatta la coalizione larghissima, cosa non accaduta in nessuna parte d’Italia, è stato possibile solo perché c’era il campo D’Amico e non il campo largo».
«Ora ci sarà una opposizione nel palazzo – dice D’Ambrosio – ed una opposizione fuori del palazzo, per quanto ci riguarda il nostra rappresentante è Luciano D’Amico».
«Ovviamente nessun automatismo – chiarisce D’Alessandro -nelle prossime comunali a partire da Pescara. Innanzitutto due domande pubbliche: 1) stiamo in coalizione senza veti ? 2) I 5Stelle sostengono Costantino o no ? Mi pare che le dichiarazioni di Calenda post elettorali non stiano aiutando Carlo Costantini. Ad oggi sembra solo che il sinedrio dei consiglieri comunali di minoranza si sia riunito ed abbiano deciso. Qualcuno faccia chiarezza».
«A proposito di Pescara – conclude D’Ambrosio – consigliamo di fare una riflessione alla luce dei risultati elettorali alle regione nel Comune di Pescara, da dove emergono chiare indicazioni».