TERAMO – Una tempestiva operazione di polizia giudiziaria nella Casa Circondariale di Teramo ha portato al sequestro di uno smartphone all’interno di una cella, evidenziando il costante impegno del Personale di Polizia Penitenziaria nonostante le sfide operative.
Il Segretario Provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Giuseppe Pallini, ha elogiato la determinazione del personale di polizia penitenziaria durante l’azione che ha portato al sequestro. L’irruzione nella cella, occupata da due detenuti – uno straniero e l’altro italiano – è stata eseguita con precisione e velocità, evidenziando la professionalità degli agenti guidati dal dirigente di Polizia Penitenziaria De Amicis.
I detenuti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per l’indebito possesso di strumenti per comunicazioni fraudolente all’interno del carcere, in violazione dell’art. 391 ter del Codice Penale.
Il SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) ha espresso apprezzamento per l’abilità dimostrata dal personale, nonostante la grave carenza di risorse umane dovuta alle ferie d’ufficio imposte per smaltire l’arretrato. Il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece, ha richiamato l’attenzione dei vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria sull’urgenza di risolvere le problematiche nel penitenziario di Teramo.
Capece ha evidenziato la necessità di dotare il personale di strumenti tecnologici adeguati per il controllo, in particolare per contrastare l’ingresso illegale di telefoni cellulari. L’introduzione o il possesso di tali dispositivi in carcere costituisce un reato, ma Capece sottolinea che il deterrente più efficace è rappresentato dalla schermatura degli istituti penitenziari.