Di Anna Bontempo
VASTO – Prima la pubblicazione sulle principali testate nazionali, ora l’appello di Sergio Muniz. Sulle barriere sommerse a Vignola, località della costa vastese soggetta a fenomeni erosivi, si mobilita anche il mondo dello spettacolo. In un video diffuso sui social l’attore spagnolo definisce «una follia» il progetto da 3,5 milioni di euro stanziati dalla Regione Abruzzo per mitigare l’erosione della costa e lancia un appello all’amministrazione comunale.
«Un’altra follia contro le coste italiane, questa volta a Vasto, in Abruzzo, dove c’è un’onda bellissima chiamata dai locali La Grotta», attacca Muniz, «Io continuo a non capire come si mettono a modificare le coste, a costruire sul mare e poi si lamentano dell’erosione. Si tolgono le barriere naturali, come le pinete e le dune, per mettere quelle artificiali che creano ancora più danni. Non li spendete quei soldi, usateli in maniera migliore e più utile. Salvaguardare un’onda è molto importante. Il surf è diventato sport olimpionico. Abbiamo Leonardo Fioravanti che lotterà nelle prossime olimpiadi per una medaglia olimpionica. Ci sono molti più praticanti di surf che di bob in Italia. Noi chiediamo di non spendere quei soldi, di fare altri progetti meno impattanti. Io sto con il Comitato Litorale Vivo, formato da un gruppo di surfisti che sta cercando di fare tutto il possibile, ma sembra che il comune di Vasto non voglia sentire ragioni. Io chiedo al Comune di ascoltarli, di capire le loro ragioni, perché ci sono e sono importanti», conclude Muniz. Il video sta facendo il giro del web e fa il paio con una serie di articoli già pubblicati su alcune testate nazionali. Al centro dell’attenzione la baia di Vignola, molto frequentata anche da Edoardo Papa, campione di surf abruzzese che in quel posto va ad allenarsi. Ha dunque varcato i confini locali la protesta del Comitato Litorale vivo che sta ancora aspettando il “tavolo tecnico” promesso dal sindaco Francesco Menna nel corso di un incontro pubblico tenuto qualche mese fa. Nel frattempo il sodalizio presieduto dal ginecologo-surfista Antonio Mercorio ha organizzato diverse iniziative e ne ha annunciato altre. Molto partecipati sia il flash mob a Vignola dove il 2 febbraio si sono dati appuntamento oltre settanta surfisti provenienti da diverse zone d’Abruzzo, sia il convegno che il 17 febbraio si è tenuto nella sala della Società Operaia di Vasto.
Nel frattempo l’amministrazione va avanti, con il sostegno di diversi operatori turistici che hanno le loro attività in quel tratto di litorale.
Caro Sergio,
Personalmente capisco le esigenze di tutti gli sportivi che praticano un, peraltro affascinantissimo, sport come il surf, ma l’ago della bilancia pende dalla parte del “limitare i danni ormai inferti al nostro territorio” e questo ad oggi lo si può fare solo con delle barriere (non avrei mai pensato di dirlo, figuriamoci di scriverlo).
Purtroppo solo chi ama quel territorio può capire quanto gli costa accettare le barriere, ma tant’è.
Qualche anno fa è stata sistemata una barriera sottomarina perpendicolare di una decina di metri, risultato: a 5 anni dal lavoro, 3 mt di battigia in più.
Grazie a Zona locale per l’opportunità di confronto.