ABRUZZO – Si torna a parlare, ancora una volta, a livello internazionale del vino abruzzese: questa volta è stato il turno di Eric Asimov, uno dei più autorevoli giornalisti enogastronomici a livello mondiale, che ha associato l’Abruzzo, e in particolare il suo vino, a sinonimo di qualità.
Asimov ha parlato dell’Abruzzo in uno dei suoi ultimi articoli, “To Find Great Values in Italian Wine, Look to Abruzzo“, pubblicato su New York Times e che riesce a cogliere e sintetizza perfettamente i progressi in termini di qualità vinicola in atto nella regione. «Ciò che sta succedendo nella scena vitivinicola abruzzese è entusiasmante e non solo per quanto riguarda i vini rossi. L’Abruzzo produce tra i migliori vini bianchi d’Italia e i suoi Cerasuolo d’Abruzzo hanno grande personalità», con questa frase Eric Asimov è riuscito a cogliere lo spirito della tradizione vinicola abruzzese. L’articolo è inoltre arricchito dal ritratto di alcune famiglie di produttori che, con grande coraggio e innovazione, stanno apportando un cambiamento all’interno del panorama enologico della regione, esprimendo identità e coerenza con quelle che sono la storia e le tradizioni.
Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha commentato così la menzione onorevole: «Questo genere di endorsement conferma che stiamo andando nella giusta direzione. La spinta verso la qualità, la definizione delle sottozone e la revisione dei disciplinari con l’introduzione della menzione superiore aiuteranno i nostri produttori a specializzarsi sempre di più. Auspichiamo una grande crescita per il nostro territorio e siamo contenti che anche Oltreoceano si stiano sempre più interessando ai nostri progetti vitivinicoli».