L’AQUILA – Il Piano Scuole Connesse rappresenta un pilastro fondamentale nell’ambito della trasformazione digitale delle istituzioni educative in Italia. Finanziato attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e realizzato da Infratel Italia S.p.A., in collaborazione con il Dipartimento della Trasformazione Digitale, questo progetto mira a modernizzare l’infrastruttura tecnologica delle scuole, fornendo connettività ultraveloce e servizi di gestione e manutenzione.
In linea con gli sforzi precedenti della fase denominata “Scuole Connesse Fase 1”, il cui obiettivo era collegare a banda ultra-larga 35.000 strutture scolastiche entro la fine del 2023, il Piano Scuole Connesse nella Fase 2 si propone di estendere questo servizio a ulteriori 10.000 istituti entro giugno 2026. Questo nuovo obiettivo prevede fornire una connettività di 1 Gbit/s in downlink e uplink, con una banda minima garantita di 200 Mbit/s simmetrici.
Un aspetto cruciale del piano è la sua inclusione delle cosiddette “Aree Bianche”, aree geografiche prive di connessione, assicurando che tutte le sedi delle scuole primarie e dell’infanzia abbiano accesso alla connettività internet necessaria per supportare le attività didattiche e amministrative.
Il processo di implementazione del Piano avviene tramite bandi pubblici, come il Bando “Scuole Connesse Fase 2”, che ha assegnato un contributo di oltre 165 milioni di euro a società come Tim S.p.A., Fastweb S.p.A. e Intred S.p.A. Queste aziende sono responsabili della posa in opera della rete e della fornitura dei servizi di connettività e manutenzione per almeno 6 anni, senza alcun onere aggiuntivo per le scuole coinvolte.
Nel dettaglio, Fastweb S.p.A. si è aggiudicata la connessione di circa 2.800 scuole attraverso vari lotti, includendo regioni come Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Molise e Puglia. Attualmente, il 30% delle scuole previste è già stato attivato, dimostrando una buona progressione rispetto agli obiettivi fissati.
Le scuole coinvolte nel Piano sono classificate in base alla loro tipologia di connessione, che varia dalla presenza di fibra ottica all’interno dell’edificio o in prossimità, fino alla necessità di interventi pubblici diretti o concessioni. Le società assegnatarie devono garantire una serie di servizi, tra cui l’installazione di apparati di rete, la manutenzione degli stessi e la posa in opera del cablaggio necessario.
Un focus particolare viene posto sull’Istituto Primario “E. De Amicis” nell’Aquila, simbolo di tradizione e eccellenza educativa. Questa scuola, guidata dalla Dott.ssa Agata Nonnati, beneficia di una connettività ultraveloce con valori di banda impressionanti: 869,61 Mbps in download e 749,21 Mbps in upload.
Inoltre, vengono fornite informazioni dettagliate sulle caratteristiche delle strutture della scuola, comprese le aule dotate di monitor touch e i laboratori dedicati alle STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).
Per quanto riguarda il contesto regionale, Fastweb S.p.A. si è aggiudicata la connessione di numerose sedi scolastiche in Abruzzo, distribuite in 69 comuni. Attualmente, sono già attive 44 sedi scolastiche in questa regione, dimostrando un’immediata e tangibile implementazione del Piano.
In conclusione, il Piano Scuole Connesse rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione delle istituzioni educative italiane, garantendo una connettività affidabile e ultraveloce che supporta efficacemente le attività didattiche e amministrative. L’evento in programma il 28 febbraio presso l’Istituto E. De Amicis sarà un’occasione importante per approfondire ulteriormente questo progetto e discutere delle opportunità che offre per il territorio e per il futuro dell’istruzione digitale nel paese.