ABRUZZO – Il Presidente Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, Sindaco di Teramo, ha lanciato un forte appello per la tutela della salute dei lavoratori, definendola un dovere costituzionale irrinunciabile. Le sue parole sono state pronunciate durante il presidio regionale tenutosi a Teramo, di fronte alla sede della Prefettura, organizzato da diverse sigle sindacali.
«La tutela della salute dei lavoratori è un dovere costituzionale al quale nessuno può sottrarsi» ha sottolineato D’Alberto, evidenziando la necessità di porre fine a quella che ha definito una “strage silenziosa”, eliminando completamente il concetto di fatalità dagli eventi legati al lavoro. Ha poi aggiunto che nel 2023 in Abruzzo si sono registrati 36 decessi a seguito di incidenti sul lavoro, una media allarmante di un morto ogni 10 giorni. Questi numeri, ha precisato il Sindaco, non sono soltanto freddi dati statistici, ma rappresentano vite spezzate, lasciando dietro di sé il dolore delle famiglie colpite.
Il Sindaco, presente al presidio in rappresentanza di tutti i Sindaci della regione, ha ribadito l’importanza di un impegno congiunto per garantire la sicurezza sul lavoro. Sebbene i Comuni non abbiano competenze dirette su questo tema, D’Alberto ha sottolineato la necessità di lavorare in rete e in un’ottica di responsabilità condivisa. Ha evidenziato che la priorità deve essere quella di proteggere i lavoratori più vulnerabili, liberandoli dal bisogno e assicurando che le misure di sicurezza siano rispettate durante l’esecuzione dei lavori.
«Come istituzioni, dobbiamo controllare che i bandi rispettino le norme di sicurezza e che queste siano applicate durante i lavori. Inoltre, dobbiamo promuovere una cultura della prevenzione e collaborare strettamente con i sindacati nella difesa di un lavoro libero da condizionamenti», ha concluso il Sindaco, sottolineando l’importanza di un impegno congiunto per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori abruzzesi.