ABRUZZO – Le forze dell’ordine hanno portato a termine un’operazione di successo contro una banda di criminali specializzati in furti in abitazione, con sette arresti effettuati dalle Compagnie di Osimo e Frascati dei Carabinieri. I malviventi, organizzatisi in due gruppi distinti, erano attivi in varie regioni dell’Italia centrale, compreso l’Abruzzo.
L’operazione, denominata “Sorgente”, ha segnato la conclusione di un’intensa attività investigativa condotta dai militari dell’Arma che ha portato all’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal giudice presso il tribunale di Ancona. Queste ordinanze riguardano sette indagati accusati di associazione a delinquere finalizzata ai furti in abitazione.
Le indagini sono partite nel mese di ottobre 2022, dopo due furti in abitazione avvenuti a Sirolo, in provincia di Ancona. Da qui è emersa l’esistenza di una vera e propria banda composta da cinque uomini e due donne, tre dei quali cittadini croati. A loro sono attribuiti ben 36 furti, consumati o tentati, in diverse regioni dell’Italia centrale, tra cui Lazio, Abruzzo, Campania, Marche, Molise, Emilia Romagna, Toscana e Umbria, fino a marzo 2023, con un bottino totale stimato intorno ai 200mila euro.
L’organizzazione dei furti dimostrava una grande abilità e una pianificazione meticolosa. Gli indagati, con base operativa nell’hinterland romano, si spostavano con veicoli intestati in modo fittizio a terze persone non coinvolte nei fatti. Giunti nelle località prescelte, individuavano le abitazioni da colpire, prediligendo quelle isolate o periferiche. Dopo un breve sopralluogo per verificare l’assenza di persone, entravano durante il giorno forzando gli infissi e riuscendo a impossessarsi rapidamente di beni e denaro. In alcuni casi, sono riusciti anche a portare via casseforti, alcune delle quali sono state abbandonate e successivamente ritrovate dai Carabinieri.
L’azione degli inquirenti ha portato all’arresto di quattro individui presso le loro abitazioni, mentre gli altri tre sono stati notificati dell’ordine di custodia cautelare in carcere, dove erano già detenuti per altre cause. Le operazioni di arresto sono avvenute tra la Capitale e le località di Zagarolo e Velletri, in provincia di Roma.