di Anna Bontempo
VASTO – Una striscia di asfalto e alcuni alberelli (ne erano stati annunciati 48) al posto dei maestosi pini abbattuti a tempo di record lo scorso mese di ottobre. Si presenta così la villetta “Due Pini” (ma sarebbe meglio parlare di ex villetta), agli occhi dei passanti e di chi, abitando in quella zona, vede ora solo tanto cemento. Quella era un’area verde, un vero polmone per una delle zone più trafficate della città, a due passi dal quartiere San Paolo. Ed era un luogo identitario. In nome della “riqualificazione” e della messa in sicurezza (le betonelle sollevate dalle radici dei pini erano rischiose per i passanti), i sedici pini presenti, messi a dimora negli anni ’80, cioè oltre quarant’anni fa, sono stati abbattuti. Dopo vent’anni di assoluta mancanza di manutenzione si è presa la decisione più drastica, senza prendere in considerazione alternative, che pure erano state indicate. Tutto questo mentre si parla della necessità di provvedimenti in linea con la transizione ecologica e i cambiamenti climatici. Vedremo tra qualche mese, quando inizierà il caldo e ci saranno temperature elevate, chi sarà così eroico da lasciare la propria auto parcheggiata in quella striscia di asfalto. Ma tant’è…
A nulla sono servite le tante iniziative del Comitato Amici degli alberi e delle associazioni che hanno appoggiato la protesta. Non è servito a nulla neanche il ricorso urgente presentato al Tar di Pescara per evitare quello che alla maggior parte dei vastesi è sembrato davvero un sacrificio inutile: l’abbattimento di alberi sani. Purtroppo i giudici amministrativi hanno concesso la sospensiva, ma il provvedimento è arrivato quando le motoseghe erano già entrate in azione con un tempismo sorprendente. Per rispetto istituzionale il Comune avrebbe dovuto attendere il responso del Tar. In questo caso, invece, ci si è affrettati a tagliare gli alberi e mettere tutti di fronte al fatto compiuto. Ora c’è attesa per il giudizio di merito, ma qualsiasi pronunciamento, anche se favorevole alle associazioni, non potrà mai restituire i pini abbattuti. Alberi sani, rigogliosi. Le soluzioni per mantenerli in quell’area c’erano, gli stessi tecnici comunali le avevano indicate. Ma non c’è stato niente da fare.
La villetta Due Pini è solo uno dei tanti esempi di come viene trattato il patrimonio arboreo in questa città, nonostante la presenza di un regolamento del verde ben fatto, che detta le linee guida da seguire per la tutela degli alberi presenti. Alberi il cui numero, in questi ultimi otto anni, si è drasticamente ridotto. Se ne contano circa 800 in meno, anche se è difficile fornire numeri precisi, visto che negli ultimi mesi molti alberi sono stati abbattuti senza che venissero emesse le relative ordinanze sindacali.




Incompetenza e ignoranza….mancanza di visione….una città destinata a sprofondare nel Sud….che peccato…
P.s.: vogliamo parlare delle ciclabili?
Abbattono alberi a tutta forza!!!! Follia!!!!!