FRANCAVILLA – «Noi per educazione famigliare e per indole, abbiamo sempre evitato polemiche però ora è troppo»: inizia così la denuncia della campionessa di Kurash villese Chiara Meucci, che su Facebook ha raccontato l’esperienza vissuta dal fratello in pronto soccorso.
Meucci racconta: «Ieri il mio fratellone “autistico” con trattamento chemioterapico, ha avuto difficoltà respiratorie e l’ho accompagnato al pronto soccorso dove gli è stata diagnosticata una pleurite. Nulla da dire su tutto il personale sanitario che, nonostante le evidenti difficoltà, cercano di portare avanti il proprio lavoro al meglio e sempre con il sorriso. Per quanto riguarda la nostra situazione, non è semplice ma proverò a spiegarla: avevamo bisogno di un posto letto ed un ricovero immediato ma la risposta sapete quale è stata? “Non ci sono posti letto disponibili in ospedale”; di conseguenza siamo rimasti trenta ore in pronto soccorso, in un corridoio pieno di persone, con Amedeo legato alla macchina per l’ossigeno e con un solo bagno (potete immaginare le condizioni igieniche)».
Infine Meucci conclude: «Noi paghiamo la sanità: mi chiedo se sia giusto tutto questo, è giusto che chi sta male come lui, deve soggiornare tutta la notte in un corridoio con altre persone malate? È giusto che dobbiamo aver paura di stare male?».