VASTO – Inizio 2024 scoppiettante per la Cultura Vastese, prima la riapertura del Teatro Rossetti con il Concerto di fine anno, poi l’Accordo Regione-Comune per la tutela e la fruibilità dei presidi culturali di Vasto. Si tratta della prima applicazione della nuova legge regionale sulla Cultura in materia di gestione associata dei servizi culturali che riguarda il Polo Bibliotecario comunale “Raffaele Mattioli” e l’Ufficio Attività Culturali di Via Michetti. Quest’ultimo, avviato nel 1967, ha accompagnato la crescita culturale di Vasto e del suo comprensorio, grazie all’impegno, alla passione ed alla generosità di tanti professionisti ed intellettuali, primo fra tutti Alfonso Filippini, vero “Operatore Culturale” nonché fondatore del Centro Servizi Culturali, come era denominato una volta.
Una operazione la cui importanza non va sottovalutata per diversi aspetti di non poco conto. L’aver rispolverato un utilissimo dialogo politico tra Regione ed Amministrazione comunale, questa volta nel campo dei servizi culturali, che sostanzialmente porta benefici all’utenza vastese, costituita prevalentemente da studenti del Comprensorio e l’aver restituito alla città spazi utili e necessari allo svolgimento delle attività culturali, garantendone tutela e fruibilità. Come dire che con un accordo si sono raggiunti più obiettivi oltremodo importanti per l’intera comunità. Grande merito per questi risultati e per i prossimi che certamente arriveranno vanno attribuiti senza ombra di dubbio all’Assessore alla Cultura in carica Nicola Della Gatta, che oltre a competenza, preparazione e professionalità, sta dimostrando, nonostante la giovane età, di possedere doti di fine tessitore politico come da un po’ di tempo a questa parte non se ne vedevano più. Ma torniamo alla nostra intervista…
Cosa si intende più nel dettaglio per gestione associata dei servizi culturali? Per intenderci meglio, cosa farà il Comune e cosa farà la Regione?
«Il Polo Bibliotecario Comunale “Mattioli” e l’Ufficio Attività Culturali regionale saranno entrambi pienamente fruibili nella completezza degli spazi che li costituiscono. Il personale di entrambi gli Enti determineranno turnazioni tese a garantire condizioni di apertura giornaliera di entrambe le strutture. Il Polo “Mattioli” accoglierà il patrimonio dell’Archivio Storico attualmente ubicato nell’immobile di Casa Rossetti in Largo Piave che, quindi, tornerà ad essere fruito dalla cittadinanza. L’accordo è frutto di un virtuoso percorso di condivisione scaturito da una chiara consapevolezza: una comunità che vuole crescere investe sulla cultura e, quindi, sugli spazi in cui essa vive. È così che si determina la qualità del vivere insieme».
Quali saranno alla fine i vantaggi per l’utenza locale?
«Con la realizzazione dell’innovativo Polo Bibliotecario Comunale “Mattioli” nel pregevole complesso delle Scuderie di Palazzo Aragona, i giovani della nostra comunità hanno potuto abitare uno spazio culturale durante la delicata fase pandemica e nonostante la chiusura dell’A.P.C. regionale di Via Michetti. Chiusura determinatasi principalmente per mancanza di personale. Ho considerato una vera priorità intervenire presso la Regione Abruzzo per cercare una soluzione condivisa perché quella struttura, così centrale nel contesto cittadino, circondata da ben sei istituti scolastici, ha sempre costituito un presidio irrinunciabile per tanti studenti, anche provenienti dal comprensorio. A breve le sue porte torneranno ad aprirsi con regolarità, rafforzando l’efficienza del lavoro portato avanti silenziosamente dai dipendenti regionali che comunque hanno continuato a mantenerlo in vita».
Chi tra i due Enti si occuperà della tutela e della manutenzione dei due immobili?
«La manutenzione delle singole strutture resterà in capo alle rispettive Amministrazioni proprietarie dei beni, ma ogni intervento di valorizzazione non meramente strutturale, bensì di rilevanza operativa comune per assicurare i servizi associati, sarà portata avanti concordemente dalle strutture amministrative dei Servizi Culturali di Comune e Regione: in particolare mi riferisco alla rete interattiva e di videosorveglianza, alla digitalizzazione dei patrimoni archivistici e librari, all’adesione al sistema regionale e nazionale, nonché alle modalità di prestito interbibliotecario».
E’ già previsto un restyling dell’immobile di Via Michetti da tempo alquanto abbandonato?
«La Regione ha già provveduto alla riqualificazione delle sale studio, dell’auditorium, del perimetro esterno, anche nella logica di adeguamento per l’ottenimento delle certificazion relative alla sicurezza e alla prevenzione incendi. Altri lavori sono previsti e saranno portati avanti nei prossimi mesi dalla Regione Abruzzo».
Per quando è prevista la partenza sul campo di tale accordo Comune-Regione?
«Dopo la sottoscrizione dell’Accordo di programma, le strutture amministrative di Comune e Regione stanno completando la definizione della Convenzione operativa e predisponendo, con l’avallo della competente Soprintendenza, la procedura di trasferimento dei fondi archivistici e librari. Insieme all’Assessore regionale Daniele D’Amario, che ringrazio per la condivisione politica dell’intero percorso, stiamo sostenendo lo sforzo amministrativo degli Uffici affinché la nuova gestione possa essere avviata nel marzo prossimo».
Ci può cortesemente anticipare qualche notizia su Palazzo d’Avalos? Inizieranno nel 2024 i previsti lavori di consolidamento dell’intera struttura?
«Nel giugno 2023 il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha approvato un Accordo di programma con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara che ha attivato una collaborazione istituzionale mirante all’attuazione coordinata dei cinque interventi strutturali destinatari di quasi 15 milioni di euro finanziati dal P.N.R.R. e all’avvio di un tavolo tecnico per la condivisione di tutte le azioni utili alla conservazione, tutela, valorizzazione e fruizione del Palazzo d’Avalos. Il primo di questi interventi, quello relativo alla facciata principale, è partito il 29 gennaio. Dopo un intenso lavoro programmatorio, di reperimento fondi e di progettazione condotto con tutti gli Enti preposti, sono felice di poter avviare l’attesissima riqualificazione di una struttura tanto cara alla nostra comunità e che è simbolo privilegiato della Città del Vasto in Italia e nel mondo».
Grazie Assessore per la sua tempestiva disponibilità e per il suo quotidiano impegno nella ricerca di valide soluzioni ai tanti problemi della nostra amata Città!
Giorgio Di Domenico (Vasto Domani)